BP continua a rimanere sotto la lente degli operatori dei mercati finanziari nelle ultime sedute di contrattazioni. Il colosso del settore petrolifero martedì ha riportato i conti del primo trimestre, che sono risultati più forti del previsto, in aumento rispetto ai tre mesi precedenti, ma in calo rispetto ai livelli eccezionali registrati lo scorso anno, quando i prezzi dei combustibili fossili sono aumentati in seguito all’inizio del conflitto in Ucraina.
Il gigante britannico dell’energia ha registrato un underlying replacement cost profit, utilizzato come proxy per l’utile netto, di 4,96 miliardi di dollari per il primo trimestre. Valore che si confronta con un profitto di 4,8 miliardi nel quarto trimestre e 6,2 miliardi per il primo trimestre del 2022. Secondo Refinitiv, gli analisti si aspettavano che BP registrasse un utile del primo trimestre di 4,3 miliardi di dollari.
Il gruppo ha affermato che i suoi utili del primo trimestre riflettono un solido commercio di petrolio e gas. Ha annunciato un ulteriore riacquisto di azioni di 1,75 miliardi di dollari, che prevede di completare prima di annunciare i risultati del secondo trimestre 2023 all’inizio di agosto. Il gruppo ha dichiarato di aver completato il riacquisto di azioni 2,75 miliardi di dollari precedentemente annunciato il 28 aprile 2023.
BP ha dichiarato di essere in grado di effettuare riacquisti di azioni di circa 4 miliardi all’anno e ha la capacità per un aumento annuale del dividendo per azione ordinaria di circa il 4%. Il dividendo della società è rimasto invariato rispetto al trimestre precedente a 6,61 centesimi per azione ordinaria, a seguito di un aumento del 10% a febbraio.
La società ha registrato un debito netto del primo trimestre di 21,2 miliardi di dollari, in calo rispetto a 27,5 miliardi di dollari dello stesso periodo del 2022. In questo contesto, vediamo ora il quadro grafico e come operare sul titolo secondo l’analisi tecnica.
Analisi tecnica e strategie operative su BP
I prezzi di BP rimangono all’interno di un’ampia figura laterale compresa tra il supporto in zona 34 dollari e la resistenza a 40-41,50 dollari. Nelle ultime sedute di contrattazioni i corsi hanno violentemente virato al ribasso, portandosi al test del supporto a 36 dollari, livello lasciato in eredità dai massimi registrati a dicembre 2022.
Un recupero al di sopra dei 37,40 dollari potrebbe permettere l’implementazione di strategie di matrice rialzista con primo obiettivo a 40 dollari e target più ambizioso in zona 42 dollari. Di vitale importanza sarà comunque la difesa della parte inferiore del trading range menzionato prima a 34 dollari. La violazione di questo livello infatti potrebbe accelerare le vendite, con i corsi che potrebbero andare a testare il successivo sostegno in area 32 dollari.
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