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Atlantia ha ceduto il 49% di Telepass a Partner Re per 1,056 miliardi di euro. Vediamo insieme i dettagli dell'accordo e cosa fare con le azioni in Borsa
Seduta all’insegna dei rialzi per le azioni Atlantia, che si posiziona in testa al FTSE MIB segnando un +2,98% e attestandosi a 15,045 euro. Il 2020 è stato sicuramente complesso per la società, che in Borsa ha lasciato sul terreno il 27,63%. A spingere i rialzi oggi è la cessione da parte dell’azienda del 49% di capitale di Telepass a Partners Group per 1,056 miliardi di euro. L’operazione verrà perfezionata nella prima metà del 2021.
Atlantia: ceduto il 49% di Telepass, i dettagli
Con la cessione Atlantia manterrà comunque il controllo di Telepass, lavorando insieme a Partner Group per accelerare la crescita del business sviluppando la piattaforma a livello paneuropeo. Per fare ciò sarà consolidato il mercato dell’Electronic Tolling Collection, verranno rafforzate le soluzioni di pagamento “one-stop” e verrà fatto crescere il business assicurativo con polizze innovative.
Telepass copre 105.000 chilometri di reti autostradali, gestisce transazioni per 7 miliardi di euro l’anno in 14 Paesi europei e conta 7 milioni di clienti. Le sue attività non si limita alle autostrade: la società infatti opera anche grazie a servizi collegati ai nuovi stili di mobilità, pagamenti digitali e prodotti assicurativi. Con l’arrivo del nuovo socio, l’azienda potrebbe riuscire a beneficiare ancor più delle tendenze di fintech e insurtech.
Azioni Atlantia: analisi tecnica e strategie operative
Graficamente, le azioni Atlantia stanno proseguendo il rialzo avviato a inizio ottobre dopo il test del livello orizzontale a 12,99 euro, espresso dai massimi del 12 marzo 2020. Al momento, i corsi si trovano alla prova della linea di tendenza che unisce i top del 9 marzo e 3 giugno 2020.
Se tale ostacolo dovesse venire violato, i compratori avrebbero margini di rialzo fino alla zona dei 17,328 euro in primis, per poi estendere gli acquisti fino all’area dei 20 euro, dove passa la trendline disegnata con i massimi del 10 maggio 2018 e 15 luglio 2019. Al contrario, un nuovo attacco dei 12,56 euro potrebbe dare vita a una nuova gamba discendente che riporterebbe i corsi verso i minimi annuali a 9,144 euro.
Da un punto di vista operativo comunque, si potrebbe sfruttare l’eccesso di breve periodo e l’arrivo in una zona di concentrazione di offerta per valutare una strategia short da 14,92 euro con stop loss a 15,20 euro e obiettivo a 14,54 euro. Questo tipo di operatività mira alla chiusura del gap up aperto oggi.