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Ai tempi del coronavirus moltissime persone nel mondo si preoccupano di fare scorta di beni di prima necessità;
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i produttori di cibo confezionato stanno rilevando un forte incremento della domanda;
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analizziamo 2 società statunitensi protagoniste in questo settore.
Il diffondersi della pandemia da Coronavirus ha visto un filo comune denominatore nella reazione dei cittadini: veri e propri assalti ai supermercati per accapparrarsi le scorte per affrontare nel migliore dei modi la quarantena. Tutti noi abbiamo visto le immagini di quanto avvenuto in Italia, in Spagna e negli Stati Uniti.
Le scorte hanno interessato in primis i beni di prima necessità mentre per i prodotti più freschi, come frutta e verdura, non è stato possibile fare le necessarie scorte. Non va peraltro dimenticato che moltissime persone nel Mondo sono ancora in regime di lockdown, mentre altre hanno forti restrizioni. Anche in quelle Nazioni dove si sta affrontando la Fase 2 della Pandemia è comunque caldamente consigliato rimanere a casa.
Questi elementi non hanno fatto da traino solo per i supermermecati ma anche per i produttori di cibo confezionato, che fin da subito hanno rilevato un consistente incremento della domanda e di conseguenza del fatturato. Molte aziende hanno dovuto addirittura aumentare la propria produzione.
La tendenza emersa in questi mesi sembra dunque gettare le basi per ottime performance reddituali per questo esercizio, e per i prossimi se le aziende interessate saranno in grado di fidelizzare i nuovi consumatori.
A Wall Street sono quotate alcune società attive nel settore del cibo preconfezionato. Oggi iniziamo a vedere le prime due, nei prossimi giorni proseguiremo il percorso analizzandone delle altre. L'obiettivo è ovviamente quello di segnalare le più interessanti in un'ottica di trading. Ecco le prime due aziende quotate alla Borsa americana di cui parliamo:
General Mills
Fondata nel 1856 a Minneapolis, General Mills è è una multinazionale statunitense che produce alimenti attraverso 89 brand, tra le più conosciute del Nord America. Le marche del proprio portafoglio sono divise in tre macro categorie: cereali da colazione, snacks e derivati dalla carne. La società ha riscontrato un forte incremento delle vendite fin dall'inizio della pandemia da Coronavirus sul suolo americano. Quotata al NYSE di New York, le azioni General Mills durante i primi 9 mesi del 2019 hanno sviluppato in Borsa un forte trend al rialzo, partito da un profondo minimo fatto segnare in area 36,42 dollari. Gli ultimi mesi del 2019 e il primo scorcio del 2020 sono stati caratterizzati prima da una discesa e poi da un fase laterale, in cui i prezzi hanno oscillato intorno alla media mobile a 200 giorni. In corrispondenza della diffusione del Covid-19 nel mondo occidentale, il titolo a Wall Street ha sviluppato movimenti estremamente volatili sia verso il basso che verso l’alto. Nel corso dell’ultimo impulso al rialzo, partito a fine marzo, le azioni General Mills hanno aggiornato il massimo del 2020 e si sono riportate in prossimità dei top degli ultimi 3 anni. Da un punto di vista operativo, i livelli chiave per strategie di trading long e short ricavati dall'analisi del grafico con time frame giornaliero sono:
Long
Ingresso: breakout area 61,66 USD
Stop: appena al di sotto del minimo relativo precedente
1° Target: area 63,73 USD 2° target: area 72,95 USD.
Short
Ingresso: breakout area 55,18 USD
Stop: appena al di sopra del massimo relativo precedente
1° Target: area 51,51 USD 2° target: area 46,95 USD.
Kellogg Company
Multinazionale americana con oltre un secolo di storia, Kellogg Company produce cibo per la prima colazione, snacks, biscotti, crackers e patatine. Le azioni del colosso USA sono quotate al NYSE di New York e da metà gennaio 2020 sono state protagoniste di una forte discesa delle quotazioni di Borsa. Il trend ribassista di breve periodo sembra essersi arrestato in area 52,66 dollari ad azione, area che si era è dimostrata molto importante anche nel recente passato. Fu proprio da tale livello che inizio il rally del 2019 che ne ha contraddistinto i corsi a Wall Street. Anche lo scorso marzo da questa area, i prezzi delle azioni Kellogg Company hanno ricominciato a salire fino a riportarsi al di sopra della media mobile a 200 giorni. Negli ultimi giorni le quotazioni del titolo stanno ritracciando in prossimità di questo importante livello dinamico, da cui potrebbe ripartire un nuovo impulso nei prossimi giorni. I livelli chiave ricavati dal daily chart per strategie operative long e short sono:
Long
Ingresso: breakout area 67,15 USD
Stop: appena al di sotto della base del canale orizzontale di breve periodo in atto
1° Target: area 71 USD 2° target: area 74,98 USD.
Short
Ingresso: breakout area 60,98 USD
Stop: appena al di sopra del massimo relativo precedente
1° Target: area 58,37 USD 2° target: area 52,66 USD.