Azioni Telecom Italia poco mosse oggi a Piazza Affari, con i prezzi che si attestano a 0,3869 euro, in rialzo dello 0,47%. L’azienda oggi ha comunicato di aver concluso la partita per aggiudicarsi Oi. La controllata Tim Participacoes insieme a Telefonica Brasil e Claro hanno acquistato le attività di telefonia mobile brasiliano per 2,7 miliardi di euro. L’operazione dovrebbe concludersi durante il 2021, a patto che si verifichino le condizioni sospensive previste negli accordi e che ci sia l’ok delle Autorità competenti.
Telecom Italia: i dettagli dell’acquisizione congiunta di Oi in Brasile
Secondo quanto comunicato da Telecom Italia, il piano di acquisto prevede che le tre società coinvolte nell’accordo procedano alla suddivisione di clienti, frequenze radio e infrastruttura di accesso mobile di Oi.
È da segnalare come all’accordo si aggiungano 134 milioni di euro offerti all’operatore brasiliano come valore attuale netto per i take-or-pay data transmission capacity contracts. Tim Brasil parteciperà al deal con 1,2 miliardi di euro per l’operazione e con 77,88 milioni di euro per l’NPV dei contratti.
La controllata di Telecom Italia assorbirà 14,5 milioni di clienti, il 40% della base di Oi, e finanzierà l’operazione con cassa e ricorso al debito nel mercato locale. Telefonica Brasil pagherà invece 885,26 milioni di euro circa più 28,81 milioni di euro per i servizi di transizione, mentre Claro sborserà 594 milioni di euro ottenendo il 32% di abbonati di Oi.
Telecom Italia: analisi tecnica e strategie operative
Osservando da un punto di vista grafico l’andamento delle azioni Telecom Italia si evidenzia come i corsi si trovino in una situazione particolarmente complicata a ridosso dell’area di resistenza compresa tra 0,386 euro e 0,4075 euro, dove transitano rispettivamente la linea di tendenza ottenuta collegando i massimi del 24 marzo e 21 luglio 2020 e il livello orizzontale espresso dai top dello scorso 9 marzo.
Interessante evidenziare come nelle recenti sedute i prezzi abbiano effettuato la violazione della trendline di breve periodo disegnata con i lows del 25 novembre e 3 dicembre 2020. La struttura del rimbalzo iniziato nei primi giorni di novembre con la rotazione settoriale avviata con le notizie positive sul vaccino anti-Covid è messa in pericolo anche dalla figura di doppio massimo asimmetrico in zona 0,40 euro.
Una conferma di questo modello, che avverrebbe in caso di discesa al di sotto dei 0,378 euro, permetterebbe ai venditori di accelerare verso l’area di 0,362 euro. Al contrario verrebbe vista positivamente un recupero di 0,404 euro.
Operativamente si potrebbero valutare strategie di natura short in caso di fuoriuscita dalla barra di estensione dell’11 dicembre scorso a 0,3837 euro. Lo stop loss sarebbe localizzato a 0,3950 euro, mentre l’obiettivo a 0,367 euro.