NIO: origini, storia e sviluppi dell'auto elettrica cinese | Investire.biz

NIO: origini, storia e sviluppi dell'auto elettrica cinese

02 ago 2021 - 18:30

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Chi è NIO? Quali sono le sue origini e la sua storia? Vediamo insieme il percorso della Tesla cinese protagonista di una cavalcata inarrestabile in Borsa

NIO è una casa automobilistica cinese specializzata nel settore dei veicoli elettrici. Da anni ormai è diventata in Cina la più accreditata concorrente di Tesla, grazie a oltre 75 mila auto vendute alla fine dello scorso anno, in crescita del 112% rispetto all'anno precedente. Quotata nella Borsa di New York dal 2018, le sue azioni hanno realizzato da allora una performance favolosa aumentando di 7,5 volte il loro valore di apertura. L'azienda ha sede a Shangai.


NIO: origini, storia e sviluppi

NIO è nata a novembre del 2014 grazie a un'idea di William Li, considerato l'Elon Musk cinese. Laureato in sociologia, Li ha avuto il primo impatto con il mondo dell'automobile come Presidente di Bitauto, una società fornitrice di servizi web ai costruttori di auto cinesi. Da lì il passaggio alle auto vere e proprie è stato breve, grazie a NextEV, considerata allora l'auto elettrica del futuro.

Con NIO, Li ha smosso grandi investitori, primo tra tutti Tencent, il potente conglomerato di Internet, che è diventato il primo azionista della società. L'idea di costituire l'alternativa cinese a Tesla ha attratto anche altri pezzi grossi come Baidu, il fondo Sequoia, Temasek, Lenovo e TPG. All'inizio l'azienda ha venduto pochissimo accumulando una quantità enorme di debiti e di perdite, senza trascurare i problemi con le Authority del Dragone, sempre molto rigorose sulle startup tecnologiche del Paese.

Nel 2016 NIO ha messo sul mercato la NIO EP9, inaugurando il primo modello di vendita. La vettura era una sportiva non idonea per la strada, ma solo per correre in pista. Il veicolo era dotato di un sistema per rimpiazzare le batterie scariche con altre nuove senza dover procedere con la ricarica. Il primo modello su strada è stato lanciato a fine 2017 con la NIO ES8, vettura completamente elettrica equipaggiata a 7 posti e di grande dimensione.

A maggio del 2018, l'azienda ha aperto nel distretto di Nanshan la Power Swap Station, ossia la prima stazione di sostituzione delle batterie per le auto elettriche. Alla fine dello stesso anno nasceva la NIO ES6, altro modello completamente elettrico a 5 posti e più economico del precedente, che ricalcava il Model 3 di Tesla.


NIO: la quotazione in Borsa

Il 2018 è l'anno della quotazione a Wall Street, avvenuta nel mese di settembre. L'ingresso nella Borsa americana presentava un'azienda dalla casse disastrate, con un debito di 502,6 milioni di dollari e che aveva finora ottenuto i primi ricavi, per 6,95 milioni di dollari, solo nel primo semestre dello stesso anno dalla data di fondazione.

Tuttavia, i robusti finanziamenti nel settore arrivati da parte del Governo cinese hanno stimolato l'azienda a nutrire delle grandi ambizioni per sfruttare un mercato che in Cina si apprestava a raggiungere il primato. Diventando pubblica, NIO avrebbe utilizzato la raccolta per i propri progetti d'investimento nello sviluppo di prodotti innovativi, nelle batterie e nella guida autonoma.

L'impatto iniziale con i mercati è stato tribolato. L'IPO si è conclusa con un prezzo di 6,26 dollari, il limite più basso della forchetta tra 6,25 e 8,25 dollari. Inoltre, il primo giorno di contrattazione si è rivelato un flop totale, con la capitalizzazione dell'azienda giunta a fine giornata a soli 6,4 miliardi di dollari rispetto ai 10 miliardi attesi.

Le cose sono andate diversamente a partire dal secondo giorno, quando un improvviso e incredibile aumento degli scambi ha spinto il titolo a un massimo intraday del 92%, con un valore di mercato raddoppiato al termine della seduta.

 

NIO: la cavalcata inarrestabile in Borsa

I primi anni sui mercati finanziari sono stati sofferti per la compagnia guidata da William Li, complice le tensioni sempre più fitte tra USA e Cina nella guerra tecnologica per la supremazia. Da maggio 2020 però è cambiato tutto. Lo scoppio della pandemia ha dirottato gli investitori verso i titoli tecnologici e soprattutto quelli aventi una matrice verde.

Così il titolo NIO in Borsa ha iniziato una cavalcata prorompente che l'ha portato alla fine dell'anno a conseguire una performance di tutto il 2020 del 1.200%. Tutto il settore delle auto elettriche ha conseguito guadagni stellari in quell'anno, con Tesla cresciuta di 7 volte e altri neonate società cinesi come Li Auto e Xpeng che hanno più che raddoppiato la valutazione.

La regina di Wall Street però è stata incoronata proprio NIO. Oggi la società ha una capitalizzazione di quasi 70 miliardi di dollari, una cifra spaventosa se si pensa che era partita con un valore di mercato di 1,8 miliardi di dollari.

 

NIO: i NIO Day e le novità del 2021

L'apertura del 2021 è stata segnata dal NIO Day del 9 gennaio, dove sono arrivate grandi novità riguardo la casa automobilistica cinese, come era stato anticipato dall'azienda. Intanto, è stata lanciata la nuova berlina elettrica ET7, dotata di una batteria da 150 kWh, con un'autonomia di 1.000 Km. La vettura sarà sul mercato a partire dal 2022 e sarà dotata di un sistema avanzato di guida autonoma.

La seconda novità ha riguardato la stazione batterie 2.0, che si differenzia rispetto a quella precedente per il fatto che è più spaziosa e sarà in grado di cambiare circa 312 batterie al giorno. Durante l'evento inoltre NIO ha comunicato che entro la fine dell'anno avrebbe incrementato fino a 500 il numero di stazioni presenti.

Negli ultimi giorni si sono cominciate a fare previsioni sul prossimo evento annuale del NIO Day che si terrà nel 2022. In base ad alcune indiscrezioni di stampa, nell'occasione sarà presentato il modello EF9, il cui marchio sarebbe già stato registrato. Non si hanno moltissime informazioni sul nuovo modello, però sembra che le prestazioni siano simili a quelle della Tesla Roadster.

In sostanza, il NIO EF9 potrebbe essere dotato di celle della batteria a una densità fino a 360 Wh/kg, che permettono una durata ben più importante dei pacchi batteria da 70 kWh a 100 kWh attuali. La vettura potrebbe andare su strada prima della fine del 2022.

 

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