Gli analisti finanziari sono molto positivi sul futuro delle azioni Apple, prevedendo una capitalizzazione di 3.000 miliardi di dollari nel 2022. Attualmente la società di Cupertino ha la con il market cap maggiore al mondo, con i suoi 2.100 miliardi di dollari. Ricordiamo come il colosso tecnologico statunitense ha superato i primi 1.000 miliardi di dollari nel 2018 e i secondi nel 2020.
Secondo gli esperti queste stime di crescita derivano dalla propensione all’innovazione dell’azienda e dal superciclo di vendita che sta caratterizzando in questo periodo il settore dei servizi. Per anni Apple è stata considerata principalmente come una società di hardware, ma con l’arrivo di Tim Cook sono stati sviluppati sempre di più una serie di servizi che possono essere offerti a oltre un miliardo di utenti che accedono ai suoi dispositivi.
Il business dei servizi software è attualmente valutato in 1.000 miliardi di dollari, con previsioni di aumento fino a 1.500 miliardi di dollari. Considerando il tema dell’innovazione, alla Worldwide Developers Conference di ieri sono stati presentati diversi aggiornamenti per i principali prodotti in commercio.
Entro la fine dell’anno è previsto il lancio di nuovi iPhone e l’azienda è particolarmente attiva verso lo sviluppo della Apple Car, la propria auto a guida autonoma. L’obiettivo dei 3.000 miliardi di dollari però non è esente da ostacoli: la mela morsicata è coinvolta in una battaglia legale con Epic Games, la società che ha creato il popolare videogioco Fortnite.
Apple deve poi fare i conti anche con i crescenti controlli a livello mondiale. Lo scorso aprile la Commissione Europea ha accusato il produttore tecnologico di avere abusato della sua posizione dominante nella distribuzione di streaming musicale tramite l'App Store. Partendo dalle previsioni degli analisti, andiamo ora a vedere il quadro tecnico e i livelli operativi di trading di Apple quotata a Wall Street.
Azioni Apple: analisi tecnica e strategie operative
Le azioni Apple si trovano in una fase laterale all’interno di un ritracciamento dopo avere fatto segnare, lo scorso gennaio, il massimo storico a 145,09 USD. Nelle ultime settimane è in atto una riduzione della volatilità in prossimità della media mobile a 200 giorni, che se dovesse resistere potrebbe diventare il trampolino di lancio per un nuovo impulso rialzista verso i massimi. Analizzando il grafico con timeframe giornaliero emergono i seguenti livelli chiave per strategie di trading long e short sul titolo della società californiana:
Long
Ingresso: breakout area 131,26 USD
Stop loss: al di sotto di area 122,25 USD
1° target: area 137,07 USD
2° target: area 145,09 USD.
Short
Ingresso: breakout area 122,25 USD
Stop loss: appena al di sopra di area 131,26 USD
1° target: area 118,86 USD
2° target: area 116,21 USD.