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I conti del 3° trimestre di Unicredit hanno battuto le attese degli analisti, specie per quanto concerne l'utile. Ecco i dettagli e l'analisi tecnica del titolo
Seduta partita all’insegna dei ribassi rialzi per Unicredit, che ha rilasciato i conti del terzo trimestre 2020 evidenziando una crescita dei principali aggregati. Al momento della scrittura, in Borsa il titolo dell’istituto guidato da Jean Pierre Mustier passa di mano a 6,949 euro, in discesa del -0,87% rispetto alla chiusura di ieri.
L’Amministratore Delegato del gruppo ha confermato di non essere interessato ad operazioni di M&A, privilegiando invece la remunerazione degli azionisti secondo il piano industriale. Il programma prevede la distribuzione del 50% dell’utile suddiviso per il 30% in cedole agli azionisti e il restante 20% per operazioni di buyback. Rimanendo in tema di dividendi, Mustier ha comunicato di essere fiducioso che la BCE dia l’ok al ritorno alla distribuzione entro il prossimo anno.
Unicredit: i risultati del 3° trimestre 2020
Guardando ora al dettaglio dei conti del 3° trimestre 2020, Unicredit ha registrato ricavi per 4,354 miliardi di euro e un utile di 680 milioni di euro: entrambi i dati sono stati superiori al consensus di 4,224 miliardi di euro e 334 milioni di euro. Al di sotto delle previsioni degli analisti il margine di interesse e le commissioni nette, pari a 2,303 miliardi di euro e 1,469 miliardi di euro contro le previsioni di 2,315 miliardi e 1,474 miliardi di euro.
I costi operativi sono scesi a 2,41 miliardi di euro (stime a 2,446 miliardi), mentre sorprende l’attività di trading con un risultato di 455 milioni di euro (attese per 334 milioni). Bene anche le rettifiche sui crediti, pari a 741 milioni di euro contro le previsioni di 1,117 miliardi di euro.
A fine settembre, il CET 1 Fully Loaded di Unicredit è stato pari al 14,41%, mentre l’MDA Buffer ha toccato i 538 punti base: l’obiettivo dell’istituto è quello di distribuire agli azionisti la liquidità superiore ai 250-300 punti dal 2021. Guardando al prossimo futuro, l’Amministratore Delegato dell’istituto di credito ha affermato che la banca è in linea con i tempi previsti per il conseguimento dell’utile netto sottostante di 800 milioni di euro nel 2020. Il manager ha confermato anche il target di 3-3,5 miliardi di euro per il 2021.
Azioni Unicredit: analisi tecnica e strategie operative
Le azioni Unicredit stanno evidenziando una certa difficoltà. Dopo un primo rimbalzo a ridosso del supporto a 6,42 euro espresso dai minimi del 16 marzo 2020, le quotazioni hanno iniziato a venire respinte dalla trendline ottenuta collegando i massimi del 21 luglio e 31 agosto 2020.
La conformazione che si è venuta a creare tra ieri e oggi è assimilabile a un setup 80-20 bearish, che avrebbe quindi la possibilità di far tornare la pressione dei venditori. Per proseguire il rimbalzo in atto, corroborato tra le altre cose dalla divergenza di inversione bullish sull’RSI settato a 14 periodi, le quotazioni dovrebbero tornare dapprima sopra i 7,35 euro, per poi passare alla violazione di 7,685 euro dove passa il livello orizzontale espresso dai top del 7 aprile 2020.
In questo modo i compratori riuscirebbero confermare la rottura della linea di tendenza menzionata prima, decretando inoltre la fine della serie di top decrescenti in atto da luglio 2020. Da un punto di vista operativo, si potrebbero sfruttare le indicazioni del pattern 80-20 per valutare una strategia di matrice short di breve periodo da 6,98 euro. Lo stop loss sarebbe localizzato a 7,20 euro, mentre l’obiettivo a 6,73 euro.