Alibaba in caduta libera nella Borsa di Hong Kong. Nella seduta asiatica di questa notte il gigante e-commerce cinese ha raggiunto il minimo storico a 122,60 dollari di HK perdendo il 2,47%. Dall'inizio di quest'anno le azioni sono in calo circa del 47%, mentre dal massimo di 309,40 di ottobre 2020 il crollo risulta essere del 60%.
Ad aver peggiorato l'umore degli investitori è il timore che la società guidata da Jack Ma possa essere delistata dalla Borsa americana, che oggi rappresenta la sua quotazione principale. Le Authority cinesi infatti stanno attuando una stretta per limitare la capacità delle proprie aziende di quotarsi all'estero, sia per una questione di sicurezza che per cercare di attirare quanto più possibile capitali nel proprio Paese.
Alibaba: ecco come la Cina sta attuando una repressione
Il modo in cui la Cina in questo periodo sta stringendo i cordoni della Borsa è attraverso la pressione alle società che usano la struttura VIE, ossia entità a interesse variabile che permettono la quotazione fuori da Pechino aggirando le regole sugli investimenti esteri. Il Governo cinese vuole vietare alle imprese del Paese di diventare pubbliche in altri mercati esteri utilizzando tale escamotage. Per il momento Hong Kong rappresenterebbe un'eccezione in quanto deve attuarsi prima un'approvazione normativa, che potrebbe tuttavia essere finalizzata entro la fine dell'anno.
Alibaba è una di quelle società che usa la struttura VIE e alla quale quindi potrebbe essere richiesto di rinnovare le proprie strutture per essere più trasparenti o in extrema ratio di effettuare un delisting da Wall Street.
Il problema dei VIE è sotto la lente d'ingrandimento anche della Securities and Exchange Commission, che ha avvertito gli investitori sulla mancata conoscenza effettiva delle partecipazioni che detengono su alcune società cinesi.
Nel caso di Alibaba ad esempio gli operatori di mercato avrebbero una quota in una società di comodo offshore con un rapporto contrattuale con la società operativa cinese, non con quella effettiva. In questo tra Washington e Pechino sembra essersi creato involontariamente un raro consenso.
Borse: gli effetti dell'inasprimento delle regole sul VIE
Ma cosa potrebbe accadere per aziende come Alibaba con l'inasprimento delle regole sui VIE? Secondo Derek Scissors, analista senior presso l'American Enteprise Institute, l'effetto pratico potrebbe essere che le aziende siano costrette a condividere con il Governo cinese una grande quantità di dati e non potranno soddisfare i requisiti di divulgazione all'estero, al di là del fatto che utilizzino o meno la struttura VIE.
Giocoforza saranno spinti verso Hong Kong e Shanghai e avranno minore valore di mercato. Alcuni analisti pensano che questo gioco potrebbe portare le società a diventare private prima ancora che le Autorità le spingano al delisting. Gli investitori americani nel contempo troverebbero molto complicato avere l'accesso alle azioni di Hong Kong e Shanghai.