Continuano gli investimenti delle società tecnologiche nelle aziende di guida autonoma. L’ultima in ordine di tempo è Alibaba, il colosso dell’e-commerce fondato da Jack Ma ha investito 300 milioni di dollari nel gruppo cinese DeepRoute.ai.
Ricordiamo come la compagnia specializzata nello shopping online presenta già una partecipazione in Xpeng e su AutoX, rispettivamente aziende attive nella produzione di veicoli elettrici e di auto senza pilota. Alibaba possiede anche Cainiao, il suo braccio logistico che si occupa di sviluppare camion a guida autonoma.
DeepRoute.ai: chi è la società cinese su cui investe Alibaba
DeepRoute.ai è un’azienda cinese specializzata nella produzione di sistemi hardware e software di guida autonoma. Il gruppo gestisce una flotta di taxi autonomi con la metà amministrati dai suoi partner, come CaoCao e Dongfeng Motors.
Oltre a questo, la società sta sviluppando tecnologie per la logistica. Maxwell Zhou, Amministratore Delegato di DeepRoute.ai, ha dichiarato che il denaro ricevuto viene utilizzato per sviluppare l’azienda dal punto di vista tecnologico e per espandere il proprio parco auto, che al momento conta 70 rabotaxi con l’obiettivo di arrivare tra i 150 e i 160.
In un comunicato stampa, la società ha dichiarato che la sua strategia di lungo periodo prevede tra le altre cose lo sviluppo di camion a media potenza per la logistica urbana. Per DeepRoute.ai vi possono essere principalmente due fonti di ricavo: il primo è relativo a delle commissioni per il servizio di robotaxi o alla condivisione delle entrate con un’azienda di ride-hailing. La seconda è invece relativa alla vendita dei suoi sistemi di guida autonoma ai produttori di veicoli.
Alibaba: analisi tecnica e livelli di trading
Da un punto di vista tecnico, il grafico settimanale delle azioni Alibaba è particolarmente interessante. I prezzi sono infatti arrivati sull’importante area psicologica dei 150 dollari, dove è iniziato un rimbalzo che tuttavia stenta a prendere vigore.
Se i compratori dovessero riuscire a superare la resistenza dei 177 dollari, si potrebbe assistere ad un ritorno delle quotazioni verso il successivo ostacolo dei 200 dollari. Al contrario, una discesa al di sotto dei 150 dollari darebbe ai venditori la possibilità di accelerare verso il successivo livello di concentrazione di domanda a 134 dollari, che già a dicembre 2018 aveva dato vita ad un importante movimento ascendente che ha portato il titolo a segnare i massimi storici a 319,32 dollari.