Il settore delle telecomunicazioni è in pieno fermento. Dopo l'OPA amichevole lanciata dal fondo americano KKR per acquisire TIM, un'altra grande azienda effettua un'operazione importante di aggregazione. Si tratta di Ericsson, leader nella produzione delle apparecchiature per telefoni mobili, che ha diffuso in una nota l'acquisizione per 6,2 miliardi di dollari di Vonage, compagnia americana che offre servizi di telefonia con connessione a banda larga.
L'accordo di fusione è stato approvato all'unanimità da parte del Consiglio di Amministrazione di Vonage. Adesso si attende il via libera dell'Assemblea degli azionisti, oltre le autorizzazioni normative e altre questioni burocratiche. Il completamento della transazione dovrebbe avvenire nella prima parte del 2022.
Ericsson-Vonage: come avverrà la transazione
L'acquisizione di Ericsson si concreterà con un accordo di fusione dove la società svedese acquisisce tutte le azioni in circolazione di Vonage al prezzo di 21 dollari l'una. Il valore di acquisto mostra un premio del 28% rispetto all'ultima chiusura in Borsa delle azioni Vonage del 19 novembre a 16,37 dollari, nonché un sovraprezzo del 34% con riferimento al prezzo medio ponderato per volume di 15,71 dollari dell'azione negli ultimi 3 mesi. L'esborso sarà effettuato attingendo alle risorse di cassa esistenti, che al 30 settembre 2021 ammontavano a 56 miliardi netti di corone svedesi.
L'integrazione dovrebbe portare a sinergie di 400 milioni di dollari entro il 2025, con aumento di EPS e free cash flow dal 2024. Una volta terminata l'operazione, Vonage sarà una consociata e controllata di Ericsson pur mantenendo il nome esistente. I 2.200 dipendenti negli USA rimarranno con Vonage, mentre il CEO Rory Read entrerà a far parte del team di Ericsson, riferendo all'attuale Amministratore Delegato di quest'ultima Börje Ekholm. Ericsson non sposta comunque gli obiettivi finanziari che aveva precedentemente comunicato escludendo Vonage, come EBITDA del 15-18%, free cash flow del 9-12% delle vendite e margine operativo del 12-14% nel 2022.
Ericsson-Vonage: i vantaggi della fusione
L'obiettivo dichiarato di Ericsson è quello di arrivare entro il 2030 a una quota maggiore di un mercato da 700 miliardi di dollari, attraverso l'espansione del wireless a livello globale. Il Presidente e CEO dell'azienda svedese, Börje Ekholm, ha affermato che l'acquisizione di Vonage è il prossimo passo per realizzare questa priorità strategica, in quanto rappresenta una piattaforma che favorisce la monetizzazione degli investimenti nella rete.
L'azienda USA consente di sfruttare l'enorme potenzialità del 5G grazie alle sue funzionalità avanzate. L'ecosistema di Vonage in sostanza avrà accesso alle API di rete e ciò permetterà di sviluppare offerte globali innovative. Le aziende beneficeranno delle prestazioni del 5G e condivideranno il valore proveniente dalle applicazioni sulla rete.
L'entusiasmo di Ekholm è condiviso anche dall'Amministratore Delegato di Vonage, Rory Read, che ha affermato come le 2 aziende abbiano un'ambizione di crescita a lungo termine importante. La combinazione del business offrirà grosse opportunità a clienti, partner, sviluppatori e membri del team. Inoltre per Read entrare a far parte di Ericsson significa migliorare ancora di più la leadership di Vonage nel cloud aziendale, rappresentando così il migliore interesse per gli azionisti.