Tra le figure di inversione più celebri nell’analisi tecnica è sicuramente da menzionare l’Engulfing. Il modello presenta due varianti: la prima è la versione rialzista che si compone all’interno di un downtrend, la seconda è invece la conformazione ribassista che si sviluppa all’interno di una tendenza ascendente.
Questa formazione è tra le più efficaci nell’individuazione della conclusione del trend in corso e aumenta notevolmente la sua efficacia quando si sviluppa nei pressi di livelli supportivi o resistenziali oppure quando è accompagnato da divergenze negli indicatori/oscillatori. Vediamo come individuare questa figura e come sfruttarla per le strategie operative.
Engulfing: caratteristiche e strategie operative
Il pattern di Engulfing rialzista inizia con una barra negativa. La seconda candela apre in lap o gap down e va a chiudere al di sopra della close della barra precedente. In sostanza, la seconda sessione ingloba il real body della prima. Al contrario, un Engulfing ribassista ha inizio con una candela positiva. La seconda sessione apre in lap o gap up e va a chiudersi al di sotto dell’apertura della precedente.
Nella sua versione rialzista, il pattern verrà confermato nel caso in cui i prezzi riuscissero a superare i massimi del modello. In tal caso si potranno valutare strategie di matrice long con stop loss al disotto dei minimi del modello e obiettivo principale calcolabile con un rapporto di rischio/rendimento di 1:1,50.
Al contrario, l’Engulfing bearish verrà confermato al breakout dei minimi della seconda barra. In questa eventualità si potrà implementare un’operatività di stampo short con stop loss al di sopra dei massimi del modello e target calcolato con un risk/reward ratio di 1:1,50.