- Da UBS guardano con favore al bond cinese a 10 anni
- Il titolo di stato di pechino è tra quelli con i rendimenti reali più alti al mondo
- Tutti i governi del mondo si stanno adoperando per riportare le aziende sulla strada della produzione
Rendimenti alti, anzi, tra i più alti al mondo (poco sotto il 3%, 2,9 per la precisione), i titoli di stato cinesi rappresentano, secondo gli analisti di UBS, un’ottima occasione per investire. Soprattutto osservando i corrispettivi delle altre nazioni, bond che offrono rendimenti minimi, quando non sono in territorio negativo, come nel caso dei Bund tedeschi.
La view di UBS
La conferma arriva da Hayden Briscoe di UBS Asset Management che ricorda come la situazioen, sul fronte dei rendimenti, sia molto difficile. Infatti le varie politiche delle banche centrali, da tempo approcciatesi ad una serie di iniziative ultra accomodanti, è stata richiamata in causa a causa dell’emergenza Covid. Dopo la crisi Lehman, crisi scoppiata ormai oltre 12 anni fa, gli istituti erano intenzionati a mettere una marcia in più sui tassi di interesse. Purtroppo, proprio mentre ci si dirigeva in questa direzione, la pandemia ha rimesso tutti in discussione. Da qui la necessità per le banche centrali di rivedere il costo del denaro. E riportarlo ai minimi storici.
Il ritorno del mercato orso
In altre parole misure drastiche che si sono rivelate indispensabili per sostenere i mercati finanziari in un momento delicatissimo in cui i crolli hanno riportato in vita il mercato orso. Decretando, di fatto, anche la fine di quell’ultradecennale mercato toro che era entrato nella storia come il più lungo di tutti i tempi. Ecco che, analizzando i rendimenti dei vari titoli di stato, quello del decennale cinese si è attestato venerdì pomeriggio, al 2,913%. Un risultato che ha permesso al bond cinese di diventare uno dei rendimenti nominali più alti al mondo. Un elemento da valutare per gli investitori di tutto il mondo e che ha anche una duplice valenza. Infatti la Cina è la nazione che si sta dimostrando più resiliente di fronte all’emergenza Covid. Almeno a giudicare dai dati macro che, dopo un primo periodo disastroso, si stanno riprendendo in maniera estremamente veloce.
La Cina e il problema del debito
Non solo, ma di fronte a chi teme l’esplosione del debito, Briscoe fa notare che quello che si registra tra le aziende cinesi non è molto dissimile, in linea di principio, a quello che sta accadendo nel resto del mondo. Infatti tutti i governi si stanno adoperando affinché le aziende tornino a produrre nuovamente. A prescindere dal pericolo o meno del debito. La stessa cosa che, in altre parole, sta avvenendo in Europa come negli Usa. Anzi, fa notare ancora Briscoe, il governo cinese si è dimostrato anche fin troppo accorto nella gestione del debito.