Le quotazioni del petrolio WTI continuano a rimanere sotto pressione. La scoperta della variante Omicron del Covid-19, rinvenuta in Europa e di recente negli Stati Uniti ha messo in difficoltà i corsi del greggio, che scambiano ancora al di sotto dei 70 dollari al barile.
Il timore è relativo al fatto che questo nuovo ceppo potrebbe causare nuove misure restrittive per tentare di arginare il contagio in un contesto in cui si potrebbe assistere ad una minore efficacia dei vaccini attualmente approvati.
Oltre a questo, a penalizzare il mercato è anche l’annuncio fatto dal Presidente USA Joe Biden lo scorso 23 novembre, il quale ha effettuato un rilascio congiunto delle riserve strategiche insieme a India, Giappone, Corea del Sud e Regno Unito.
Meeting OPEC+: ecco cosa attendersi
Oggi gli investitori saranno focalizzati sul meeting dell’OPEC+. Pochi giorni fa, il comitato di esperti del Cartello ha detto di attendersi un mercato petrolifero in surplus di offerta sostanziale nel primo trimestre del 2022, pari a 1,9 milioni di barili al giorno.
La nuova variante ha creato un elemento di forte incertezza per l'Organizzazione. Secondo gli analisti, il Cartello potrebbe decidere di adottare un approccio difensivo che potrebbe allontanare l’ipotesi di un aumento del percorso di aumento della produzione, mettendo in pausa i rialzi dell’output da 400.000 barili al giorno.
Petrolio WTI: analisi tecnica e strategie operative
Il grafico settimanale del petrolio WTI riduce il rumore di fondo che si è creato su timeframe più brevi e offre una situazione più chiara da un punto di vista tecnico. Dopo essere stati respinti dalla linea di tendenza ottenuta collegando i massimi di febbraio e giugno 2021, le quotazioni della materia prima hanno accelerato le vendite, portandosi al di sotto della trendline disegnata con i minimi del novembre 2020 e agosto 2021.
Al momento i prezzi si trovano in una fase particolarmente delicata, in quanto sono arrivati al test del livello di concentrazione di domanda a 64,56 dollari, ereditato dai massimi della seconda settimana di aprile 2019 e corrispondente al 23,6% del ritracciamento di Fibonacci calcolato su tutta la gamba ascendente iniziata con i lows di aprile 2020.
Il breakout di questo intorno metterebbe ancor più in difficoltà i corsi, che potrebbero riportarsi nei pressi della soglia psicologica dei 50 dollari. Al contrario, verrebbe interpretato positivamente un recupero al di sopra dei 75 dollari. Da un punto di vista operativo, si potrebbero valutare strategie di matrice long da 63 dollari. Lo stop loss sarebbe localizzato a 60,80 dollari, mentre l’obiettivo a 70 dollari.