Sono ore di grande terrore per tutto il pianeta, l’invasione russa in Ucraina è ormai realtà. Non si sono fatte attendere le reazioni nei mercati in seguito alla mossa di Vladimir Putin. Le Borse europee sono crollate: a Milano l'indice FTSE Mib lascia sul terreno il 4,15% a 24.887,51punti, valori che non vedeva da luglio 2021.
Bilancio pesantissimo per Francoforte, con il DAX che crolla del 3,96% e azzera tutti i guadagni degli ultimi 12 mesi, ritornando sui livelli di febbraio 2021. Parigi perde il 3,83%, Londra il 3,88%. Colpiti soprattutto i titoli maggiormente esposti verso la Russia e il comparto delle banche, con lo STOXX Europe 600 Banks che ha ceduto l'8,18%.
Tracollo peggiore della sua storia per la Borsa di Mosca: l'indice RTS in dollari segna un ribasso del 38,3%, il MOEX in rubli del 25,32%, dopo essere precipitato del 45%. La Banca centrale russa ha vietato le vendite allo scoperto sulle azioni del mercato domestico.
In focus l'oro: come sempre in caso di conflitti internazionali, il metallo giallo ha beneficiato di acquisti, raggiungendo i massimi da settembre 2020 prima di iniziare una correzione. Ma come investire nel prezioso? Cosa sapere? Vediamolo insieme.
Oro: cosa sapere prima di investire
Acquistare oro fisico come monete o lingotti, oppure oro finanziario come fondi comuni e titoli delle società minerarie? L’andamento del prezzo dell’oro è di tipo ciclico, ripetibile nel tempo ed essendo un bene scarso e limitato ha performance di rilievo soprattutto nel lungo periodo.
L’opportunità di investimento in oro sono diverse ma rientrano in due filoni principali:
- Investimenti in oro fisico: acquistando lingotti e/o monete d’oro. Questi sono detenuti fisicamente da una terza parte, di solito una banca, con costi di deposito e una tassazione. Si tratta di un investimento diretto nel valore del metallo prezioso;
- Investimenti in oro finanziario: acquistando direttamente ETF, Certificati, azioni di società minerarie oppure fondi comuni specializzati in metalli preziosi. Questo tipo di investimenti ha il vantaggio di coprire dai rischi, tenendo presente (nonostante la più alta volatilità delle azioni aurifere) che questi fondi hanno storicamente sovraperformato l’oro durante i cicli del mercato al rialzo. Questo perché possono fare leva sui profitti delle singole aziende e non solo sul prezzo del metallo prezioso.
Investimenti in oro: a cosa fare attenzione?
Chi desidera diversificare il proprio portafoglio con l’oro, dovrebbe tener conto di una serie di suggerimenti per scegliere l’investimento appropriato:
- La quota consigliata del patrimonio da tenere in oro va dal 5% al 10% del portafoglio;
- Assicurarsi che i lingotti fisici, se si decidesse di acquistarli, siano dotati di certificazione per garantire la compatibilità ambientale e sociale e la tracciabilità;
- Evitare lingotti d’oro di taglio troppo piccolo: potrebbero essere troppo difficili da rivendere;
- Fare attenzione al rischio di cambio;
- In caso di investimenti in oro finanziario, è bene diversificare con una serie di aziende che non puntano esclusivamente sull’oro.