Dopo aver segnato un massimo storico in area 2.070 dollari per oncia l'oro ha ritracciato in maniera violenta, tornando a toccare la zona dei 1.900 dollari per oncia. Il ribasso è avvenuto in concomitanza della discesa dell'indice S&P500 che, seppur di poco, non è riuscito a superare i massimi precedente, che risalgono al periodo pre-Covid.
Esattamente come capitato per la flessione dello scorso marzo, anche in questo caso la contrazione è dovuta ad un sell-off generalizzato su tutti i prodotti finanziari che negli ultimi mesi hanno performato bene. Questa premessa ci serve per dire che, molto probabilmente, il prezzo dell'oro è destinato a salire di molto in futuro anche a dispetto del recente storno.
Più soldi in circolazione sostengono l'oro
Non è un segreto che le Banche centrali, oramai da anni, abbiano attuato una politica espansiva che prevede l'immissione di liquidità nel sistema finanziario. Come è possibile vedere dall'immagine allegata, una crescita della massa monetaria in circolazione corrisponde ad un prezzo dell'oro sempre più alto. Se pensiamo che la strategia degli istituti centrali rimarrà a lungo quella del Quantitative Easing, è corretto aspettarsi un prezzo dell'oro ben più elevato rispetto a quello attuale.
Sia Goldman Sachs che Bank of America pensano che il prezzo dell'oro possa salire fino a quota 3.000 dollari per oncia nei prossimi mesi. L'analisi di questi due colossi bancari non fa altro che incrementare l'interesse degli investitori per questa materia prima investimento che, nella storia, ha sempre svolto l'importante compito di proteggere dall'inflazione.
Trading sull'oro: la strategia di breve periodo
Se nel medio-lungo periodo il prezzo dell'oro dovrebbe salire, nel breve termine potremmo assistere a una serie di discese. Dopo il recente ribasso i prezzi potrebbero avere bisogno di tempo per stabilizzarsi e ripartire. Dall'area di 1.870 dollari l'oncia i prezzi hanno segnato un colpo di coda che inizialmente ha fatto pensare ad una ripresa del trend rialzista ma, come vedremo ora, potrebbe non essere cosi.
Se guardiamo come sono posizionati i traders, ci accorgiamo che la maggior parte di essi è long (al rialzo) e negli ultimi due anni gli acquisti sono avvenuti solamente in corrispondenza di una maggioranza di operatori posizionati al ribasso. Questo ci fa pensare, come stilizzato in figura, che i prezzi possano subire un ribasso fino a 1.900 dollari l'oncia, prima di tornare a salire.
Vuoi fare trading sull'oro?
Apri adesso un conto con lo stesso broker che usiamo in Investire.biz
Apri un conto da QUI