La soia è tra le materie prime che negli ultimi anni è salita di più. In particolare nel periodo del Covid l’impossibilità di spostare la materia prima da un continente all’altro, unito alla forte domanda un po’ in tutto il mondo, ha fatto schizzare i prezzi verso l’alto, portando questa commodity a segnare un rialzo di quasi il 100% da aprile 2020 a maggio 2021.
È proprio ad inizio estate scorsa che, però, qualcosa sembra essersi incastrato e le quotazioni, che non sembravano più volersi fermare, sono passate da 1.6500 dollari agli attuali 1.285. Lenti ma inesorabili i corsi della soia hanno perso oltre il 20% dai top storici.
Soia: è da comprare o da vendere?
Se guardiamo i grafici, la struttura attuale parla chiaro: la soia non sembra intenzionata a reagire e tutto lascia intendere che i ribassi continueranno. Sul grafico vediamo che, in seguito alla rottura della trendline più ripida, i prezzi sono attratti dalla seconda linea di tendenza, quella che ha origine nel maggio 2020. Ma non è l’unico elemento che ci fa pensare ad un ribasso, infatti ad essere rotto è stato anche il supporto in area 1.313 dollari, che per ben due volte ha sorretto l'uptrend fungendo da spunto per nuovi rialzi.
Il movimento al ribasso della materia prima potrebbe nei prossimi mesi svilupparsi come da linee rosse in figura, ovvero un primo movimento verso area 1.195 dollari, per poi proseguire sul punto chiave della struttura ribassista, ovvero 1.088 dollari, dove si incrocia un importante sostegno con il livello dinamico menzionato prima.
La soia tra economia mondiale e condizioni climatiche
Come tutte le materie prime, il prezzo della soia è determinato dalla domanda e dall’offerta, che possono variare molto anche per motivi climatici. Ad agosto scorso gli Stati Uniti sono stati messi a dura prova da un potente uragano che, oltre ad aver creato forti disagi ai trasporti, ha anche messo in ginocchio proprio l’industria della soia. Nonostante questo, le quotazioni non hanno subito particolari impennate, tornonado a scendere nei giorni successivi.
Chiaramente nessuno sa, soprattutto a livello meteorologico, cosa potrà succedere nei prossimi mesi, motivo per cui dobbiamo tenere d’occhio la trendline rossa di figura. Qualora questa venisse rotta al rialzo, tutta la struttura ribassista del grafico verrebbe compromessa.
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