I prezzi del petrolio recuperano terreno dopo alcune sedute all’insegna della volatilità, riavvicinandosi al livello tondo e psicologico dei 100 dollari al barile. Nelle scorse giornate i timori per il rallentamento della domanda in Cina, a causa dell’impennata di casi di Covid-19 nel Paese, e le tensioni geopolitiche avevano innescato forti vendite.
Inoltre l'Agenzia internazionale dell'energia nel rapporto mensile ha tagliato le stime sulla domanda di petrolio per il 2022 (confermate invece dall’ OPEC). L’istituto si attende una perdita "potenziale" di tre milioni di barili al giorno per la Russia "a partire da aprile", anche se la riduzione "potrebbe aumentare nel caso in cui le restrizioni o la condanna pubblica dovesse aumentare".
Anche se le sanzioni imposte finora contro la Russia hanno escluso "in gran parte" i prodotti energetici, "le grandi compagnie petrolifere, le società di trading e di shipping, le banche si sono ritratte dal fare affari" con il Cremlino.
Una diminuzione di tre milioni di barili rappresenta una riduzione del 27% circa rispetto alla media di circa 11 milioni di barili al giorno prodotti dalla Russia nel 2022. La Cina è il più grande importatore di Petrolio al mondo, con una spesa di circa 175 miliardi di dollari nel 2020.
L’ex Impero Celeste da solo rappresenta il 25% delle importazioni globali di greggio dunque sarà importante anche monitorare le evoluzioni nel Paese dopo l’accelerazione dei contagi. Un peggioramento della situazione potrebbe tradursi infatti in un calo della domanda totale di energia.
Intanto, gli investitori monitorano gli ultimi colloqui tra Russia e Ucraina, dato che - entrambe le parti - hanno segnalato cambiamenti positivi nei negoziati che potrebbero portare ad un ribasso del WTI. Vediamo ora il quadro tecnico di e come operare con i Certificati Turbo24 di IG.
Materie prime, petrolio WTI: analisi tecnica e strategie operative
Il quadro tecnico del petrolio WTI rimane ancora positivo nonostante il crollo delle quotazioni visto nelle ultime ottave. L’ondata di vendite sembra che abbia trovato fine in area 93 dollari, da dove oggi le quotazioni stanno rimbalzando mirando nuovamente al livello tondo e psicologico a 100 dollari al barile.
Un superamento di questo livello orizzontale potrebbe aumentare la presenza dei compratori a mercato. In tal caso si potrebbero implementare strategie di matrice long con primo obiettivo in area 110 dollari e obiettivo più ambizioso in area 120 dollari al barile.
La positività verrebbe meno con una violazione dell’area supportiva compresa tra il livello statico a 84 dollari e la linea di tendenza che collega i minimi registrati a dicembre 2021, ora transitante a 82 dollari. Vediamo ora la strategie i livelli operativi nel dettaglio.
Materie prime, petrolio WTI: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
A livello operativo, si potrebbero valutare strategie long da 100 dollari. Lo stop loss potrebbe essere localizzato a 95 dollari, mentre il target a 110 dollari. Per questo tipo di operatività abbiamo scelto i Certificati Turbo24 di IG su materie prime, in particolare il Certificato Turbo Long sul petrolio WTI con un livello Knock-Out (KO) inferiore alla zona scelta per il nostro stop loss.
Nel dettaglio, il Certificato scelto è il Turbo24 Long con ISIN DE000A22SLR2, livello di KO a 89,8978 dollari e leva 11. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo di controllare il moltiplicatore (sotto la voce info). L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò le quotazioni del WTI dovranno raggiungere il livello di KO del Certificato.
I clienti che operano sulla piattaforma proprietaria Spectrum Markets riceveranno un importo pari a 3 euro per ogni 1.000 Turbo24 negoziati, per un massimale di 1.000 euro ogni mese ( scopri come funziona il cash-back mensile di IG).
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