Torna d’attualità la Russia dopo il vertice tra Biden e Putin. La distensione, se ci sarà, non sarà immediata ed il percorso diplomatico è come sempre accade in questi casi ricco di incognite. C’è però qualcosa che lega Mosca e Washington e questo qualcosa potrebbe essere la necessità comune di limitare lo strapotere di Pechino sia a livello economico che geopolitico e militare.
Mettere all’angolo la Russia potrebbe anche significare spingerla sempre più tra le braccia della Cina. E anche all’America questa alleanza non conviene. Sul rublo russo su investire.biz c’è già stato un recente approfondimento tecnico, ma oggi vorrei andare sulla situazione del mercato azionario e delle sue potenzialità.
Da sempre l’indice russo è uno dei più cheap al mondo anche in termini di rapporto prezzo/utili. Con un valore di 17 (al quale abbinare un price/book value di 1,1), il paniere MSCI Russia offre sicuramente aspettative di rendimento per i prossimi anni molto interessanti al lordo della volatilità.
Anche il grafico dell’indice MSCI Russia intriga un investitore con orizzonte temporale di lungo periodo considerando che tuttora siamo sotto i massimi del 2007, con un balzo recente sopra i massimi pre-covid. La svalutazione del rublo ha avuto il suo impatto mentre la ripresa del prezzo del petrolio soprattutto da inizio 2021 ha in parte compensato con una buona accelerazione nel recupero.
Investire (indirettamente) sulla Borsa russa con un ETF
Ma come si può investire sulla Borsa russa? Per l'investitore italiano sono cinque gli ETF attualmente quotati a Milano, quattro con capitalizzazione superiore ai 100 milioni di euro. Oggi ci concentremo in particolare sull'iShares MSCI Russia ADR/GDR.
ETF ad accumulazione dei proventi, quello di iShares è il più grande in termini di asset under management e mira a replicare il più fedelmente possibile l'andamento di un indice composto da American Depository Receipt e Global Depository Receipt rappresentativi di società in Russia.
Tramite questo ETF a replica fisica non si acquistano le azioni di società quotate sulla Borsa di Mosca. L'indice misura i risultati di società russe a grande e media capitalizzazione tramite ADR liquidi quotati nella Borsa valori di New York o al NASDAQ. Prende in considerazione inoltre i Global Depository Receipts (GDR) e gli ADR quotati nella Borsa valori di Londra che soddisfano i criteri di liquidità stabiliti da MSCI.
ADR e GDR sono strumenti emessi da istituti finanziari che offrono esposizione a titoli azionari sottostanti. L'indice non comprende costituenti dell'MSCI Russia Index senza quotazioni di depository receipt.
L’ETF risulta particolarmente concentrato per ovvi motivi sul comparto energetico. Il 50% del portafoglio è investito in questo settore seguito da finanziari al 24% e risorse di base al 18%. Un ETF quindi decisamente orientato verso le materie prime. Molto concentrato anche il paniere di azioni, che sono 19 con Sberbank, Gazprom e Lukoil a coprire il 55% del portafoglio.
Per chi vuole diversificare l’indice azionario tradizionale emergente molto pesato sull’Asia, questo ETF MSCI Russia ADR/GDR di iShares offre l’opportunità di entrare sul mercato russo aumentando la correlazione all’andamento futuro delle commodity ad un costo dello 0,65% annuo.