Cominciamo con questo articolo una mini serie dedicata al confronto tra ETF che investono nello stesso comparto ma con benchmark diversi. Spazieremo dal mondo obbligazionario all’azionario e quindi cambieranno anche gli indici e gli emittenti di ETF che andremo ad analizzare. Iniziamo giocando in casa, ovvero in Europa.
Il confronto verrà fatto tra l’indice MSCI e il FTSE e ci servirà per comprendere se esistono realmente delle differenze sostanziali. Mentre gli ETF con il primo sottostante sono relativamente frequenti, FTSE lo ritroviamo quasi esclusivamente con gli ETF di Vanguard. Quindi via alla sfida tra iShares Core MSCI Europe e Vanguard FTSE Developed Europe, due colossi che non hanno grandi problemi di capitalizzazione, per entrambi superiore ai 2 miliardi di euro.
ETF Europa: le differenze tra MSCI e FTSE
L’ETF di Vanguard dal lancio vanta una tracking difference positiva rispetto al benchmark sottostante di circa 25 punti base. L’indice replicato è il FTSE Developed Europe costituito da 570 società di 16 Paesi europei compresa Gran Bretagna, Svizzera, Svezia e Norvegia e quindi relativo rischio cambio aperto.
Praticamente assenti le small cap, sono prevalenti le società ad elevata capitalizzazione all’interno di questo listino, con le prime 10 che rappresentano il 17% del totale del paniere. Tra le Nazioni con più peso sulla base dell’ultimo aggiornamento dell’indice vi sono la Gran Bretagna (23,4%) seguita dalla Francia (17%), Svizzera (15%) e Germania (14,7%).
A livello settoriale l’indice FTSE presenta la sua maggiore esposizione nel comparto sanitario (15%) seguito da quello industriale (13%) e dei beni per la persona (9%). A dire il vero il settore più importante è quello finanziario (oltre 16%) se uniamo bancari, assicurativi e altri servizi finanziari come fa MSCI. Le prime 5 società per peso sono Nestlé, Roche, Novartis, ASML e Unilever.
Passiamo adesso a MSCI Europe e quindi dell’ETF di iShares la cui differenza di performance ETF sul benchmark è pressochè identica. Qui i componenti sono 434 e le prime 5 società sono identiche. I top 10 hanno un peso leggermente superiore e pari al 19%. I Paesi rappresentati sono 15, uno in meno del FTSE.
La differenza è relativa alla Polonia che per MSCI rappresenta una Nazione emergente, mentre nel paniere di FTSE pesa lo 0,5% del portafoglio. A livello settoriale anche qui il principale è il finanziario al 16%, seguito dal sanitario al 15% e industriale con il 14%. Praticamente identici. Modeste le differenze anche a livello geografico. La Gran Bretagna è davanti a tutti con il 22% seguita da Francia 18%, Svizzera 15% e Germania 14%.
Se vogliamo trovare una differenza tra i due indici si può guardare alla frequenza del ribilanciamento, che per FTSE è di due volte l'anno, mentre MSCI opera trimestralmente. Ovviamente in questo ultimo caso maggior aggiornamento significa maggiori costi per l’ETF.
Poche le differenze quindi tra i due ETF anche in termini di allocazione settoriale e geografica. A livello di performance Vanguard sta davanti a iShares di poco meno di un punto percentuale su 1 e 3 anni. I costi sono pressochè analoghi (11 punti base per Vanguard e 12 per iShares).
Possiamo quindi concludere che, considerando le performance al netto dei costi e soprattutto la tracking difference rispetto al benchmark, l'ETF di Vanguard sembra preferibile per chi cerca un'esposizione europea dell'investimento azionario.