Azimut Holding scende in campo a sostegno dei piccoli esercizi commerciali messi a dura prova dalla diffusione in Italia del Coronavirus e dalle relative misure restrittive adottate dal Governo Conte per contenere il contagio. Il gruppo fondato e presieduto da Pietro Giuliani ha lanciato una campagna di crowdfunding sul portale MamaCrowd per raccogliere le risorse necessarie a sostenere fino a 73 esercizi commerciali. L'obiettivo del veicolo creato per la campagna di crowdfunding è quello di permettere alle attività di ripartire senza pressioni, libere da forme di indebitamento tradizionale.
Per poter investire in 'Azimut Sostieni Italia' la soglia minima di ingresso è di 1.500 euro, con un target massimo finale individuato in 8 milioni di euro, il massimo previsto dalla legge per questo tipo di investimenti. L'operazione ideata da Azimut andrà a buon fine se il prossimo 2 giugno il progetto avrà raccolto almeno 500 mila euro.
Nel veicolo creato verranno incluse attività commerciali quali ristoranti, bar e società di catering che abbiano un track record e un merito creditizio di qualità. La selezione degli esercizi è gestita dal team corporate di Azimut, elemento che consente agli investitori di mitigare il rischio grazie all'expertise maturata dai professionisti della società di Giuliani e alle informazioni elaborate da provider specializzati di cui il team Azimut si avvale. La valutazione pre-money di 'Azimut Sostieni Italia' è di 160mila euro, con un capitale sociale di 10mila euro. In caso di raggiungimento dell'obiettivo minimo di raccolta la valorizzazione post-money sarà di 560mila euro, in caso fosse raggiunto il traguardo degli 8 milioni di euro finanziati il valore post-money del veicolo sarà invece di 8,16 milioni di euro. La quota societaria distribuita agli investitori varierà così da un minimo del 75,76% a un massimmo del 98,04%.
Azimut Sostieni Italia: durata investimento e obiettivi
Al termine della raccolta di capitale promossa sul portale di crowdfunding Mamacrowd il team di gestione su cui si basa 'Azimut Sostieni Italia' avrà chiara la potenza di fuoco da poter destinare al sostegno dell'economia reale del Belpaese. Per come è stato pensato, il veicolo opererà secondo 4 fasi: la prima la raccolta del capitale, la seconda la selezione degli esercizi meritevoli di accedere alle risorse raccolte, la terza la sottoscrizione con gli esercizi selezionati di accordi di associazione in pertecipazione e infine la restituzione agli investitori delle quote dell'investimento iniziale al valore determinato al termine del contratto. L'erogazione media per imprenditore pensata dal veicolo sarà di 100mila euro. La soglia d'ingresso è 1500 euro con un obbiettivo di raccolta fondi per 8 mld e l'eregoazione media per imprenditore ammonta a 100 mila euro.
L'orizzonte temporale di investimento di 'Azimut Sostieni Impresa' è stato individuato in massimo 4 anni, ma su questo molto dipenderà anche dai singoli accordi che verranno raggiunti con gli imprenditori finanziati. La durata di 4 anni posta come massimo da Azimut tiene conto del tempo necessario ad un esercizio per recuperare a pieno ritmo la sua operatività dopo il periodo di crisi vissuto. Al termine del contratto, l’investitore in crowdfunding si vedrà liquidate le quote sottoscritte.Il capitale che verrà restituito sarà pari alla somma dei patrimoni restituiti dai singoli esercizi maggiorato dalla componente reddituale generata dai pubblici esercizi nel corso dei 4 anni. dei ricavi generati, raccolta nel corso dei 4 anni.
Il settore individuato da 'Azimut Sostieni Impresa' nel 2019 ha visto un giro d'affari in Italia pari a 86 miliardi di euro, con 1,2 milioni di addetti, valore in crescita del 20% nel corso degli ultimi 10 anni. Per evitare di incappare in un numero di default eccessivo, il management di Azimut ha posto dei vincoli nella selezione delle realtà da finanziare. Potranno accedere ai soldi raccolti tramite crowdfunding solo società di capitali che abbiano riportato prima della crisi esercizi in utile nell'ultimo triennio. Secondo le stime indicate in fase di raccolta, il Worst case scenario dovrebbe far registrare un tasso del 40-50% di default degli esercizi finanziati e un ritorno negativo del 2%. Le assumpion indicate nel Best case scenario invece indicano nel 25-30% il tasso di default atteso e un ritorno del 3,5%.