Morgan Stanley torna sul mercato SeDeX di Borsa Italiana con una nuova emissione dedicata al pubblico retail. La nuova gamma di prodotti punta ad offrire strumenti con buoni rendimenti ed una discreta protezione.
La data di emissione dei prodotti è stata il 5 novembre e la scadenza, posta a tre anni, è fissata per l’11 novembre 2024. La struttura dei certificati è tra le più diffuse ed apprezzate dagli investitori. Si tratta di cash collect, in grado di pagare dei premi periodici, in questo caso trimestrali, condizionati e con effetto memoria.
Colpisce a livello di struttura che il rimborso dei certificati sia previsto già dal primo trimestre nel caso in cui i sottostanti dovessero apprezzarsi rispetto allo strike price. Le barriere per tutti i prodotti son invece poste al 65% del fixing iniziale rendendo l’investimento abbastanza difensivo anche in caso di ribasso dei sottostanti scelti.
Va ricordato che la barriera si osserva sia per determinare il diritto al premio sia per il rimborso a scadenza. Trattandosi di certificati di tipo Worst Of sarà fondamentale che tutti i sottostanti siano, alle date di osservazione, sopra la barriera.
A tale proposito la scelta dell’emittente è stata quella di inserire solo due titoli nei panieri. Spesso capita di vedere basket con tre o quattro titoli dove il rischio reale è decisamente maggiore rispetto a quello percepito.
Il taglio per tutti i prodotti è di 1.000 euro di valore nominale e su tale importo vengono calcolati premi ed eventuali rimborsi. È opportuno ricordare che questi prodotti sono quotati e pertanto è possibile vendere prima della scadenza o comprare i certificati a sconto rispetto al valore nominale. In questo caso l’investitore può ottenere degli extra rendimenti. Le variazioni di prezzo dei certificates dipendono da diversi fattori ma soprattutto dal valore dei sottostanti.
I premi, a seconda del prodotto scelto, vanno da un minimo del 6,40% in ragione d’anno fino ad un massimo del 15,20% sui sottostanti più volatili. I panieri sono stati suddivisi per temi, abbiamo prodotti con sottostanti attivi nel settore bancario, energetico, healthcare, food e tech. I basket inoltre sono ben diversificati per area geografica, alcuni certificati strizzano l’occhio al mercato italiano, altri a quello statunitense senza dimenticare dei casi ibridi.
La scelta dell’Ufficio Studi di Investire.biz
Sono diversi i certificati interessanti all’interno di questa nuova emissione e sicuramente la scadenza non troppo ravvicinata ci consente di poter osare un po’ di più con la scelta del certificato che andremo ad approfondire.
Potevamo puntare sul classico ENI-Enel o su UniCredit-Intesa Sanpaolo sicuramente interessanti e più conservativi ma la nostra attenzione è stata catalizzata fin da subito dal certificato con ISIN DE000MS8JPQ1 con sottostanti Beyond Meat e HelloFresh che potrebbe sembrare all’apparenza il più rischioso. Sicuramente si tratta di quello con le cedole più generose.
Spesso gli investimenti sono questione di timing ed in questo caso siamo di fronte ad una grande opportunità. Beyond Meat ha perso molto valore dopo l’ultima trimestrale. Questo fa si che il certificato prezzi a sconto rispetto al valore nominale tuttavia riteniamo che Beyond Meat abbia tutte le carte in regola per recuperare nel giro di qualche tempo.
Abbiamo sempre creduto nella fake meat, perché a nostro avviso sempre più persone cercheranno di limitare l’uso della carne, ma vorranno comunque continuare a godere del gusto della stessa. I consumatori faranno scelte sempre più consapevoli, etiche e sostenibili.
L’altro sottostante è HelloFresh, azienda tedesca ma con vocazione globale, leader nella distribuzione di pasti. L’esplosione del delivery ne ha facilitato l’espansione, il rischio è che con la diffusione dello smart working il ritmo di crescita possa rallentare. Il grafico tuttavia parla chiaro, il valore del titolo sale e l’azienda pare in ottima salute.
Passiamo alla struttura: la cedola trimestrale (con effetto memoria) è del 3.8%, pari al 15.20% in ragione d’anno. A questo si aggiunge che il certificato al momento quota sotto al prezzo di emissione. Ma quali sono i rischi?
Ovviamente il rischio è legato al rimborso a scadenza. Come tutti i certificati a barriera in caso di rottura al ribasso della stessa il rimborso può essere decisamente inferiore rispetto al capitale investito con conseguente perdita sul capitale al netto delle cedole incassate in precedenza.
A termine, e nel caso il certificato non sia stato rimborsato a causa dell’autocall, potremo assistere a due scenari:
- Tutti i sottostanti quotano sopra la barriera ed in tal caso il rimborso sarà pari a 1000 Euro per certificato detenuto in portafoglio;
- Uno dei due titoli avrà perso oltre il 35%. In questo caso il rimborso sarà commisurato alla perdita del sottostante peggiore e l’investitore riceverà meno di 650 Euro per ciascuna certificato detenuto in portafoglio.
Per concludere, il certificato analizzato presenta un’ottima struttura capace di generare rendimenti potenziali soddisfacenti ed una protezione a scadenza che riteniamo possa essere sufficiente.
QUI trovate gli ISIN relativi a tutta la gamma.
Buona visione!
AVVERTENZA
Le informazioni contenute nel presente articolo hanno natura di messaggio pubblicitario a scopo promozionale e non costituiscono una raccomandazione di acquisto o di vendita del prodotto. Qualsiasi decisione di investimento per l’acquisto di questo prodotto deve basarsi sulla descrizione dettagliata riportata nel Prospetto di Base del 15 luglio 2021 e nelle Condizioni Definitive, nonché nel Documento contenente le Informazioni Chiave.