Il mondo degli Investment Certificates italiano si allarga con una gamma di
20 nuovi Certificati Step-Down Cash Collect su azioni italiane ed estere. Emessi dallo scorso 27 ottobre da BNP Paribas sul mercato
SeDeX di Borsa Italiana, questi prodotti permettono di ottenere premi incondizionati trimestrali compresi tra l’1,35% e il 4% del Valore Nominale di 100 euro.
A caratterizzare la struttura del prodotto è l’
Opzione Autocallable, che dal secondo trimestre permette al Certificato di scadere anticipatamente se il prezzo del sottostante è pari o superiore al Livello di Rimborso Anticipato. Questa Opzione
beneficia di un meccanismo Step-Down: dopo il secondo trimestre che avrà un Livello di Rimborso Anticipato pari al 100% del Valore Iniziale, questo andrà a diminuire del 5% ogni tre mesi fino ad arrivare al 75% dello Strike iniziale.
Alla scadenza, fissata a seconda del sottostante al 20 ottobre 2021 o al 20 ottobre 2022, si potranno verificare due scenari:
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Se il prezzo del sottostante è pari o superiore al Livello Barriera (posto dal 70% all’80% del Valore Iniziale, a seconda del Certificate osservato), il prodotto rimborserà il Valore Nominale e il premio fisso del periodo;
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Se il prezzo del sottostante quota al di sotto del Livello Barriera, il Certificato pagherà l’ultima cedola fissa rimborsando un importo commisurato alla performance negativa del sottostante.
Di questa nuova gamma ha attirato la nostra attenzione il
Certificato su Saipem con ISIN NL0015448325. Questo prodotto permette di incassare una
cedola incondizionata trimestrale di 2,10 euro e presenta un Livello Barriera a 1,05 euro, al 70% del Valore Iniziale di 1,5 euro.
Azioni Saipem tra petrolio e Covid-19
Il 2020 è sicuramente un anno da dimenticare per Saipem, le cui azioni hanno toccato la scorsa settimana i livelli più bassi degli ultimi 27 anni, a 1,2710 euro. Il titolo è stato
fortemente penalizzato dall’andamento del petrolio, che ha subito forti vendite a causa di una contrazione della domanda e di un incremento dell’offerta.
Se da un lato la pandemia di Covid-19 e i conseguenti lockdown hanno ridotto al minimo gli spostamenti delle persone, dall’altro la produzione della materia prima non si è mai fermata, arrivando anche a
riempire la quasi totalità dei siti di stoccaggio. Lo scorso aprile, questo duplice shock ha portato le quotazioni dell’ormai ex oro nero in territorio negativo.
L’attuale seconda ondata non sembra descrivere uno scenario roseo, ma
i conti del 3° trimestre 2020 di Saipem evidenziano un qualche miglioramento, specie per quanto concerne la riduzione del debito netto. Positive anche le dichiarazioni dell’Amministratore Delegato Stefano Cao, il quale ha dichiarato che il quadro sta diventando più roseo con i clienti che chiedono di “fare di più”.
Il manager ha inoltre messo in luce livelli di attività più alti nell’ultimo trimestre dell’anno. Guardando ad un orizzonte temporale più ampio, è doveroso sottolineare come
la situazione pandemica è destinata a migliorare nei prossimi mesi, specie se si considera l’arrivo di un vaccino e di cure sempre più efficaci.
Il tanto atteso ritorno alla normalità dovrebbe far tornare una crescita degli spostamenti e dei consumi di petrolio, così come un
ritorno agli acquisti di quelle società legate all’economia reale, fortemente penalizzate nell’ultimo periodo.
Azioni Saipem: l’analisi tecnica
Il quadro tecnico delle azioni Saipem mette in evidenza una fortissima tendenza ribassista in atto dalla seconda metà del 2012. Dopo una lunga fase laterale iniziata nel 2016 e che vedeva la sua base in zona 3 euro, i prezzi hanno accelerato la discesa riportandosi sui minimi di 1,271 euro.
Questo livello è particolarmente interessante, in quanto corrisponde all’area di partenza dell’uptrend iniziato negli anni ’90.
Guardando ai segnali più recenti, il chart settimanale ha dato vita ad un pattern di
Hammer rialzista corroborato da una divergenza di inversione bullish sull’RSI settato a 14 periodi. Questa duplice indicazione rafforza l’ipotesi di una ripartenza delle quotazioni nel medio periodo.
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