UniCredit è tra i titoli maggiormente monitorati dagli investitori a Piazza Affari, in scia ai conti relativi al terzo trimestre del 2022. La banca di piazza Gae Aulenti ha infatti registrato ricavi e utile netto migliori delle attese degli analisti.
Nel dettaglio, l’istituto guidato dall’Amministratore Delegato Andrea Orcel ha terminato il terzo trimestre con ricavi a 4,83 miliardi di euro (+9,1% rispetto ai 4,43 miliardi registrati nello stesso periodo dello scorso anno), beneficiando dell’aumento del margine di interesse (+9,8%).
Il risultato netto di gestione è aumentato a 2,36 miliardi di euro (1,69 miliardi nel medesimo periodo del 2021). UniCredit ha terminato il periodo con un utile netto sottostante di 1,68 miliardi di euro, valore che si confronta al risultato netto positivo di 1,08 miliardi archiviato lo scorso anno. Il risultato netto contabile si è attestato a 1,71 miliardi di euro (utile di 1,06 miliardi nel terzo trimestre del 2021).
Escludendo le attività russe della banca, UniCredit ha terminato il trimestre con ricavi per 4,47 miliardi e un utile netto sottostante di 1,33 miliardi di euro. Nei primi nove mesi l’utile netto è salito a 4 miliardi di euro, valore che ha superato l’intero anno 2021.
Per la banca milanese si tratta del settimo trimestre consecutivo di crescita e i migliori primi nove mesi dell’anno, da almeno un decennio, ha commentato l’AD Orcel. A fine settembre il CET1 ratio contabile aveva raggiunto il 15,41%, principalmente per l’effetto positivo di 42 pb dalla generazione organica di capitale (esclusa la Russia).
Alla stessa data le attività ponderate per il rischio erano salite a 302,6 miliardi di euro. Sulla base dei risultati trimestrali, l’istituto ha migliorato l’outlook per l’intero anno: escludendo le attività in Russia, i ricavi sono attesi superare i 17,4 miliardi di euro e l’utile netto i 4,8 miliardi, con un rapporto costi/ricavi di circa il 51%. Il CET1 ratio dovrebbe risultare superiore al 14,5%.
Per quanto riguarda la politica di remunerazione degli azionisti, gli ottimi risultati pongono le basi per una distribuzione relativa all’esercizio 2022 in linea o migliore rispetto a quella sul bilancio del 2021, mantenendo un solido CET1 ratio, ha comunicato il gruppo.
Alla luce dei conti dell’istituto, ad attirare la nostra attenzione è stato il Discount Certificate di Société Générale con ISIN DE000SQ05EU2 che ha come sottostante proprio UniCredit. Vediamo cosa dice l’analisi tecnica sulla big cap di Piazza Affari.
Azioni UniCredit: l’analisi tecnica
La struttura tecnica di UniCredit appare costruttiva in Borsa. Nel breve termine, in particolare dai minimi registrati a luglio 2022 in area 8,23 euro, i corsi hanno dato vita ad una tendenza rialzista, come si può notare dal pattern di massimi e minimi crescenti tuttora in essere.
Un forte segnale a favore dei compratori è arrivato con la violazione della resistenza statica a 11 euro, mossa che ora consente ampio spazio di manovra alle forze rialziste dapprima fino ad area 12,73 euro, prossima resistenza orizzontale.
Superato anche questo livello di concentrazione di offerta, i prezzi potrebbero poi mirare ad area 14,50 euro. Al contrario un ritorno al di sotto della linea di tendenza ascendente che collega i minimi registrati a luglio e agosto 2022, ora transitante a 10,30 euro, deteriorerebbe il quadro tecnico a favore dei venditori.
Da evidenziare inoltre che la rottura di questo livello implicherebbe anche la violazione della media mobile semplice a 50 giorni. In questo caso l'obiettivo delle forze ribassiste potrebbe essere localizzato in area 9 euro.
Investire sulle azioni UniCredit con i Certificati
La situazione descritta sinora su UniCredit è particolarmente interessante se si guarda al Discount Certificate di Société Générale con ISIN DE000SQ05EU2. Questo prodotto è quotato dal 30 settembre 2022 sul mercato SeDeX di Borsa Italiana a un prezzo di emissione di 9,18 euro.
Questo strumento offre un’esposizione all’andamento del prezzo dell’azione sottostante fino ad un determinato livello (Cap) a fronte di un prezzo di emissione inferiore al prezzo dell’azione stessa, da qui il nome “Discount” (“sconto” in italiano).
Il prezzo di mercato durante la vita del prodotto sarà inferiore o uguale al prezzo dell’azione sottostante. I Discount Certificate sono prodotti che permettono di puntare sull’eventuale rialzo del sottostante, garantendosi un margine al ribasso in caso di andamento negativo dei corsi, grazie proprio allo “sconto” nel prezzo d’acquisto, a fronte però di un limite all’eventuale guadagno.
A scadenza, questo strumento prevede un rimborso pari al Prezzo di Riferimento dell’azione sottostante alla Data di Valutazione (14 dicembre 2023), fino ad un livello massimo pari al Cap fissato al momento dell’emissione, in questo caso a 12,20 euro. A scadenza questo strumento prevede due possibili scenari di rimborso:
1) Se alla Data di Valutazione il prezzo di UniCredit sarà uguale o superiore al Cap (12,20 euro), verrà corrisposto un Importo di Rimborso pari al Cap moltiplicato per il Multiplo (1:1) (Importo massimo = 12,20 euro).
2) Se invece alla Data di Valutazione il prezzo di UniCredit sarà inferiore al Cap (12,20 euro), verrà corrisposto un Importo di Rimborso pari al Prezzo di Riferimento del Sottostante alla Data di Valutazione moltiplicato per il Multiplo (1:1). In questo scenario è possibile incorrere in una perdita del capitale investito nel caso in cui l’Importo di Rimborso sia inferiore al prezzo di acquisto del prodotto.
Al momento della scrittura il Certificato quota ad un prezzo ask di 9,71 euro, a sconto di 2,25 euro rispetto all’attuale valore di Borsa di UniCredit, presentando dunque un rendimento massimo del 25,64%. Per scoprire l’intera gamma con tutti i sottostanti disponibili clicca qui.
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