Per diverso tempo le crypto meme Dogecoin e Shiba Inu hanno acceso la fantasia dei più accaniti investitori nelle criptovalute grazie alla loro capacità di mettere a segno rally vertiginosi. Bastava un tweet di Elon Musk che richiamasse il cane Shiba per surriscaldare l'ambiente e provocare oscillazioni fuori controllo dei prezzi.
Ancora oggi, l'Amministratore delegato di Tesla si diletta ogni tanto in qualche messaggio criptico, movimentando il mercato ( Dogecoin: +30% dopo la decisione di Elon Musk), ma da quando, lo scorso anno, è iniziato l'inverno delle criptovalute, non si vedono più i salti vertiginosi a cui ci avevano abituato le meme coins.
Dopo Dogecoin e Shiba Inu, c'è un altro token che si sta facendo strada: si tratta di Pepe, una valuta digitale che è stata lanciata il mese scorso e che ha già spostato grandi volumi di denaro.
Pepe: cos'è e quanto rende
Pepe è un token che fa riferimento al meme di Pepe the Frog, una rana antropomorfa verde con un corpo umanoide le cui origini risalgono al fumetto Boy's Club, scritto dallo statunitense Matt Furie. Il meme coin è nato il 14 aprile ed è subito diventato virale. Il motivo? Non c'è una ragione. Così funzionano i meme: nascono, vengono condivisi e hanno un grande successo solo perché piacciono al grande pubblico. Da quando è stato lanciato, Pepe ha realizzato una performance del 2.340% e lunedì scorso è stato quotato sull'exchange OKX, il sesto più grande al mondo per volumi.
Sulla base dei dati forniti dalla società crittografica Kaiko, già nella prima ora di contrattazione sono passati di mano 20 milioni di dollari di volume relativamente alla crypto meme. La capitalizzazione di Pepe ha superato i 500 milioni di dollari, di 25 volte inferiore a quella di Dogecoin, che oggi rappresenta la principale crypto meme. Le distanze però si stanno accorciando, almeno in termini di volume. Basti pensare che mercoledì scorso, i volumi di trading di Pepe si sono attestati a 213 milioni di dollari in 24 ore, rispetto ai 268 milioni di dollari di Dogecoin (dati CoinGecko).
Cosa aspettarsi ora?
Quando si parla di qualsiasi cosa che associa un concetto meme alla finanza c'è poco da fare previsioni, perché tutto dipende dal caso. La gran parte dei meme coin si sono praticamente azzerati dalla loro nascita. Dogecoin e Shiba Inu resistono, ma hanno perso circa il 90% di valore dal loro massimo storico. Tali criptovalute sono assolutamente prive di valore intrinseco, quindi qualsiasi analisi tecnica e fondamentale lascia il tempo che trova.
"Pepe ha catturato l'immaginazione dei 'degens', quei cripto degenerati che amano le scommesse crittografiche speculative ad alto rischio", ha scritto Antoni Trenchev, co-fondatore e managing partner di Nexo, in una nota il mese scorso, poco dopo il lancio di Pepe. "Pepe ci ricorda che vaste ricchezze possono essere accumulate a rotta di collo in cripto, ma ciò che il mercato delle criptovalute dà può essere portato via in un batter d'occhio".
Gli investitori tradizionali potrebbero vedere l'ascesa di Pepe in una doppia veste. Una che certifica ancora una volta la poca serietà delle criptovalute, che continua ad attrarre una massa di persone interessate più ai meme che ai contenuti. Un'altra però che ha a che vedere con il sentiment del mercato secondo cui l'inverno crittografico potrebbe essere giunto alla fine. In alternativa, potrebbero starsi creando le condizioni perfette per un'altra bolla. "Il tempo dirà se l'emergere di Pepe the Frog annuncia l'inizio di una nuova estate cripto o qualcosa di molto più cupo", ha detto Trenchev.