È di poche ore fa la notizia che Sam Bankman-Fried, il fondatore ed ex amministratore delegato di FTX, è stato arrestato dalle autorità delle Bahamas. Anche se non sono state ancora ufficializzate, è probabile che Bankman-Fried dovrà difendersi dalle accuse di frode e riciclaggio di denaro.
Il mese scorso, FTX e le sue affiliate hanno presentato istanza di fallimento: il default di uno degli exchange più grandi al mondo si è riversato sul settore delle criptovalute generando scosse di assestamento che potrebbero fare molti danni.
Per provare a capire quello che è successo, quello che potrebbe succedere, le prospettive del settore e gli strumenti migliori per investire in criptovalute abbiamo contattato Massimo Siano, Managing Director of Southern Europe di 21Shares.
L’attuale momento di difficoltà del mondo cripto è tipico dei settori giovani a fortissima crescita: dopo un periodo di eccessi, si entra in una fase in cui scatta un’inevitabile selezione naturale. Come valuta la fase che stiamo vivendo? Quale sarà l’esito di questo processo?
Questa fase è chiamata “crypto winter”, ovvero l'inverno delle criptovalute e riteniamo che premierà coloro che hanno ottenuto le performance migliori la scorsa estate e lo scorso autunno e che continueranno a innovare anche in un periodo così tumultuoso. 21Shares è il più grande emittente al mondo di ETP sulle criptovalute e offrendo la più ampia gamma di prodotti, è stata in grado di conquistare un’ampia quota di mercato in termini di volumi e afflussi. In questo periodo, stiamo tenendo la testa bassa e costruendo ciò che ci metterà in una posizione positiva per il futuro
Quello che colpisce maggiormente è che, ogni volta, la chiave di lettura adottata dal grande pubblico tende alla generalizzazione: come se, dopo Lehman Brothers o lo scoppio della bolla Dotcom, avessimo definito le monete fiat - pensiamo al dollaro - una truffa. Quale è la sua opinione a riguardo?
Negli anni '90, gli stessi dubbi e scetticismi erano espressi contro le Dotcom, molte delle quali oggi sono diventate società leader globali. Coloro che non hanno ascoltato i catastrofisti e hanno propriamente diversificato il portafoglio, inserendovi anche le azioni di quelle società, oggi vantano condizioni patrimoniali ben diverse da chi ha agito percorrendo la strada contraria. Ritengo che con la tecnologia blockchain e le criptovalute la storia si ripeterà.
Ed a proposito di dollaro, oggi il controllo della dinamica inflazionistica negli Stati Uniti passa anche per un raffreddamento del mercato del lavoro. Quindi i consumatori da un lato vedono il loro potere d’acquisto ridursi, e dall’altro rischiano di perdere il lavoro. Non le sembra che l’attenzione dei media dovrebbe concentrarsi maggiormente sulle distorsioni create negli anni dalle banche centrali?
Assolutamente sì, ma purtroppo l'economia monetaria è davvero difficile da spiegare a un pubblico più generalista. In molti non si rendono conto che i provvedimenti presi dalle autorità come le banche centrali si ripercuotono principalmente sui più poveri. In particolare, penso all’inflazione e anche ai provvedimenti per combatterla. Uno dei principali vantaggi delle criptovalute, o almeno delle maggiori, è proprio che non hanno bisogno di banche centrali, in quanto decentralizzate.
Nel settore finanziario in pochi avevano pronosticato che un asset decentralizzato, pensiamo al Bitcoin ma il discorso può essere esteso al settore, potesse essere influenzato in maniera diretta dalle decisioni delle banche centrali perché direttamente correlato con la propensione al rischio. In futuro pensa che il Bitcoin, o chi per lui, possa assumere il ruolo di asset rifugio?
Negli anni precedenti le principali banche centrali hanno comprato asset class come azioni, obbligazioni, abs, HY e ultimamente questi attivi sono stati in parte rivenduti; perciò, l'aumento dei prezzi e il successivo crollo sono a mio giudizio anche dovuti ai piani di QE prima e di rialzo dei tassi dopo. Il Bitcoin negli anni scorsi è aumentato di valore non certamente a causa dell'acquisto diretto delle banche centrali che, lo hanno acquistato, ma il suo prezzo è stato stabilito esclusivamente dagli investitori. A mio avviso, questo in generale è un grande vantaggio, ma espone tutta l’asset class alle decisioni di certe imprese che si sono ritrovate costrette a vendere Bitcoin per soddisfare il loro fabbisogno di liquidità.
La vicenda FTX ha ribadito che affidare risorse ad un broker è una cosa, investire in prodotti strutturati e regolamentati un’altra. Quali vantaggi può trovare un investitore dall’acquistare un Etp sulle cripto, sia singole che in basket, rispetto all’apertura di un conto con un broker?
Il modo in cui 21Shares opera e continuerà ad operare si distanzia molto da quelle problematiche che stiamo riscontrando oggi sul mercato, dato che i nostri prodotti sono regolamentati e collateralizzati al 100%. Poiché il mercato delle criptovalute è ancora in fase embrionale, si riscontrano ancora alcuni problemi quando si investe direttamente: custodia, sicurezza, perdita di password, carenza di informazioni attendibili, apertura di portafogli esterni e molto altro. La missione nostra e di 21.co è fornire un accesso alle criptovalute a tutti gli investitori, siano essi istituzionali o retail. Per farlo, abbiamo deciso di sfruttare lo strumento degli ETP, proponendo a chi voglia esporsi a questa asset class di prodotti che siano sì noti, semplici e sicuri, ma anche replicati fisicamente al 100%, segregati e depositati in un portafoglio offline, noto anche come "cold storage". Gli investitori possono quindi investire direttamente tramite il loro conto titoli esistente, quello che già usano per comprare azioni e altri ETF senza alcuna risorsa per la gestione, la custodia e la sicurezza delle risorse crittografiche sottostanti. Questo dà agli investitori una via d’accesso semplice, sicura e regolamentata per esporsi agli asset digitali.
Alla luce di un 2022 da dimenticare, ritiene che l’attuale contesto abbia creato un momento particolarmente propizio per l’ingresso sul mercato delle criptovalute? Ed in particolare, ci sono asset e/o progetti che più di altri attirano la sua attenzione
Lascio valutare agli investitori se ci sia ancora esuberanza nel mercato oppure no. Ognuno ha un profilo di rischio e un orizzonte temporale diverso, perciò prima dell'eventuale acquisto o vendita, dovrebbe sempre confrontarsi con un consulente finanziario di fiducia. Questo è un principio generale che, a mio avviso, dovrebbe essere seguito prima di investire in qualunque classe di attivo. Per coloro che già si tutelano e che vogliono saperne di più di criptovalute, DeFi e tecnologia blockchain, suggerisco loro di seguire e abbonarsi al dipartimento di ricerca di 21Shares, che offre webinar, newsletter e ricerche, attraverso i quali i nostri esperti forniscono approfondimenti oggettivi e rispondono alle domande degli investitori.