Newmont vuole acquisire a tutti i costi il più grande minatore australiano di oro, Newcrest Mining. Dopo che la precedente proposta di 17 miliardi di dollari era stata respinta, la società di Denver ha aumentato l'offerta sulle azioni Newcrest a 19,5 miliardi di dollari. Incoraggiata dal rally del metallo giallo, Newmont ora offre 0,4 azioni proprie per ogni azione Newcrest, conferendo un dividendo speciale di 1,10 dollari per azione ad accordo completato.
L'azienda australiana ha valutato l'offerta e ha riferito che avrebbe consentito la due diligence per arrivare a un'offerta vincolante. "Siamo sempre stati parziali a una combinazione tra Newcrest e Newmont, ma in precedenza non eravamo entusiasti del rapporto di fusione", ha dichiarato Simon Mawhinney, Chief investment officer di Allan Gray Australia, il principale azionista di Newcrest con una quota del 7,4%. "Questo rapporto di fusione leggermente migliorato ed il dividendo aiutano a livellare l'offerta", ha aggiunto.
A febbraio il Consiglio di amministrazione di Newcrest non aveva accettato la proposta di 0,38 azioni Newmont in cambio di ogni titolo Newcrest, spingendo il principale produttore di oro al mondo ad alzare la posta, precisando però che questo è il suo prezzo migliore e finale, a meno che non spunti fuori un pretendente rivale. Un'ipotesi questa abbastanza remota, dal momento che uno dei possibili player che in teoria potrebbe far parte della partita, ossia il rivale Barrick Gold, ha in precedenza dichiarato di non essere interessato.
Dalla fusione gli azionisti di Newmont otterrebbero il 69% della società combinata, mentre quelli di Newcrest il 31%. Chiaramente bisognerebbe attendere il nulla osta da parte delle autorità Antitrust australiane, cosa non affatto scontata visto che con l'accordo quattro delle cinque più grandi miniere del Paese sarebbero in mano all'azienda americana.
Le azioni di Newcrest hanno chiuso la seduta in rialzo del 5,16% alla Borsa di Sydney, mentre il titolo Newmont scende del 2,5% nelle contrattazioni pre-market di Wall Street.
Newont-Newcrest: cosa rappresenta un accordo per il settore dell'oro
Negli ultimi anni Newmont è stata molto attiva nel mercato dell'oro, cercando di sfruttare l'opportunità di fare nuove grandi scoperte di giacimenti. Nel 2019, il colosso del Colorado ha acquisito il miner canadese Goldcorp investendo 10 miliardi di dollari. Lo stesso anno ha stipulato una joint venture in Nevada con Barrick Gold per ottimizzare i costi.
L'accordo con Newcrest consentirebbe a Newmont di aggiungere miniere in aree a basso rischio come Australia e Canada, puntando allo stesso tempo sul rame, un metallo che con il processo di decarbonizzazione potrebbe rivalutarsi molto. "Stiamo entrando in una nuova era in cui le società minerarie devono attenersi a uno standard più elevato di sostenibilità e creazione di valore a lungo termine", ha affermato Tom Palmer, Amministratore delegato di Newmont.
Allargare il campo delle miniere d'oro sarebbe di estrema importanza, dopo che per anni i minatori hanno trovato difficile aggiungere riserve nei Paesi a basso rischio. Secondo i dati forniti da S&P Global Market Intelligence, tra il 1990 e il 2021, su 341 principali giacimenti scoperti, solo 28 sono stati rinvenuti negli ultimi dieci anni, mentre in trent'anni solo il 6% dell'oro complessivo è stato trovato in tali miniere. Con l'operazione Newcrest, la società aurifera a stelle e strisce potrebbe cercare una quotazione nell'Australian Securities Exchange, il che potrebbe andare a vantaggio degli azionisti che intendono mantenere l'esposizione alle operazioni di Newcrest.