È arrivata l'ufficialità: Microsoft e Nintendo hanno firmato un accordo decennale per portare la serie Call of Duty sulle console del produttore di videogiochi giapponese. Dopo l'annuncio dello scorso dicembre, le due aziende hanno messo nero su bianco l'intesa per uno dei franchise più importanti sul mercato dei games.
"Microsoft e Nintendo hanno negoziato e firmato un accordo legale e vincolante di 10 anni per portare Call of Duty ai giocatori Nintendo — lo stesso giorno in cui escono su Xbox, con tutte le feature e a parità di contenuti — così potranno avere la stessa esperienza con Call of Duty con cui si divertono i giocatori su Xbox e PlayStation. Siamo impegnati a fornire un accesso uguale a Call of Duty a lungo termine anche su altre piattaforme di gioco, offrendo più scelta a più giocatori e aumentando la competitività del mercato videoludico", si legge dal comunicato diffuso dal presidente di Microsoft, Brad Smith, sul suo profilo social.
Microsoft: l'accordo con Nintendo senza limitazioni
Con la definizione dell'accordo, quindi, il gruppo Xbox, console di videogiochi prodotta da Microsoft, rilascerà su Nintendo Switch tutti i prossimi giochi della serie, senza alcuna limitazione. Dal lancio di novembre, Call of Duty rappresenta la serie di videogames più venduta negli Stati Uniti.
Rimane da chiarire se i prossimi giochi Call of Daty arriveranno sotto forma di porting appositamente disegnati o in versioni cloud, dato che
la console Nintendo avrebbe al momento dei limiti tecnici. Tutto quanto si intreccia con l'acquisizione dell'editore di Call of Duty, Activision Blizzard, con cui Microsoft ha raggiunto un accordo per 69 miliardi di dollari e che sta passando al vaglio delle autorità di regolamentazione internazionali (
Microsoft: acquisita Activision Blizzard per $68,7 miliardi).
Un problema di regolamentazione
Microsoft deve affrontare i rilievi da parte del rivale nel settore dei videogames, Sony Group, che ha sollevato preoccupazioni sul fatto che il gigante informatico potesse ottenere l'esclusività per le sue piattaforme su un franchising enorme. A giudizio del proprietario della playstation, l'aggregazione tra Microsoft e Activision sarebbe un grave danno per tutta l'industria dei videogiochi.
L'azienda di Redmond però ha chiarito diverse volte che non ha alcuna intenzione di rendere il franchise esclusivo, ma anzi si è detta propensa a metterlo a disposizione della maggior parte degli utenti. L'accordo con Nintendo verte proprio in questa direzione. Tra l'altro, Sony era stata sollecitata dall'offerta di Microsoft alle stesse condizioni, ma il colosso giapponese ha rifiutato.
Ad ogni modo, i timori di Sony hanno mosso l'antitrust della Gran Bretagna che ha avvertito la società guidata da Satya Nadella che potrebbe essere costretta a vendere il franchise per completare l'acquisizione di Activision. Secondo alcune indiscrezioni, nei prossimi giorni potrebbe comunque esserci un incontro tra i vertici di Microsoft e quelli di Sony per discutere della questione, ponendo al centro proprio l'ultimo accordo raggiunto tra il produttore di Xbox e Nintendo su Call of Duty.