Con un valore di mercato di 31,42 miliardi di dollari (dati al 19 aprile 2023), Assicurazioni Generali è la sesta società italiana più capitalizzata e la più grande compagnia assicurativa del Paese. L'azienda opera attraverso tre unità:
- Vita, che riguarda i prodotti di risparmio e protezione rivolti a persone e famiglie, nonché strumenti d'investimento per le aziende;
- Non-Vita, riferita ai prodotti assicurativi danno, incidente e salute, oltre ai piani aziendali;
- Altro, che comprende le attività bancarie e di gestione patrimoniale.
Ma a chi appartiene la proprietà di Generali? Vediamo di seguito chi sono i soci che compongono l'azionariato dell'azienda e tutto quello che occorre sapere sulla loro quota di partecipazione.
Generali: ecco chi sono gli azionisti
Gli azionisti che detengono le quote di partecipazione nel capitale sociale di Generali sono per lo più investitori italiani. Infatti il 69,5% è concentrato in Italia, il 7,12% negli Stati Uniti, il 6,56% in Francia, il 4,41% in Germania, l'1,06% in Gran Bretagna, lo 0,42% in Cina e il 10,93% sparso nel resto del mondo.
È bene rilevare che il 10 settembre 2021 è stato stipulato un patto parasociale tra alcuni soci. Secondo quanto risulta dai documenti depositati presso la Consob, Delfin S.à R.L., facente parte del gruppo di Leonardo Del Vecchio, e alcune società del gruppo di Francesco Gaetano Caltagirone, avevano stabilito di consultarsi in merito alla nomina del nuovo Consiglio di amministrazione della società, fermo restando la piena facoltà di determinarsi liberamente in merito alle decisioni da prendere. In data 17 settembre 2021 ha aderito anche Fondazione CRT. Le società del gruppo Caltagirone hanno esercitato il diritto di recesso dal patto il 27 gennaio 2022, mentre Delfin e Fondazione CRT hanno sciolto il patto dal 27 marzo 2022.
Oggi, sulla base delle risultanze del Libro Soci di Generali aggiornato al 17 aprile 2023, in occasione della registrazione del pagamento del dividendo del 25 maggio 2022, i soci che compongono l'azionariato della compagnia sono i seguenti:
Mediobanca
Mediobanca detiene una quota di partecipazione del 13%. Negli ultimi quattro anni la quota di Piazzetta Cuccia è rimasta pressoché stabile, ma il Leone di Trieste è stato terreno di scontri e dissapori tra i vari azionisti nella strategia aziendale e nelle nomine. Si è parlato a lungo della possibilità della banca d'affari milanese di sganciarsi dalla compagnia triestina attraverso un'operazione che portasse alla cessione di quest'ultima della quota del 50,2% in Banca Generali. La transazione, del valore di 3 miliardi di euro, avrebbe consentito a Generali di crescere nell'asset management negli Stati Uniti appropriandosi di Guggenheim Investments. Il dossier però è stato chiuso allorché si è realizzato che il gruppo americano e la società guidata da Philippe Donnet avevano un approccio al business troppo differente.
Delfin S.à R.L
Il gruppo Del Vecchio ha una partecipazione del 9,99%, al di sotto della quota fatidica del 10% che richiederebbe il nulla osta dell'IVASS. Dal 2019 a oggi, il defunto imprenditore fondatore di Luxottica ha praticamente raddoppiato la sua quota, passando dal 4,86% al 6,62% del 2021, al 9,82% del 2022 e al 9,99% del 2023. Fin quando era in vita, Del Vecchio ha battagliato aspramente con Mediobanca, alleandosi con il gruppo Caltagirone. Gli eredi hanno promesso di mantenere la rotta.
Gruppo Caltagirone
Il gruppo Caltagirone è proprietario di un pacchetto azionario del 6,56%. La quota è scesa dal 7,98% del 2021. Lo scorso anno l'imprenditore romano aveva venduto il 2,5% esercitando contratti derivati in scadenza 17 giugno abbassando la partecipazione al 7,45%, dopo che era arrivato anch'egli a un passo dalla soglia del 10%.
Gruppo Benetton
Il gruppo Benetton possiede una partecipazione del 4,83%. Negli anni la quota ha avuto alti e bassi, passando dal 4% alla fine del 2019, al 3,98% del 2020, al 3,97% del 2021, al 4,78% del 2022 e al 4,83% attuale. Negli scontri tra i soci, Benetton ha cercato di fare da mediatore, ma si è schierato a fianco di Caltagirone in occasione del rinnovo del Consiglio di Amministrazione.
Altri soci
Tra gli altri azionisti vanno elencati:
- Investitori istituzionali, con una quota cumulativa del 31,49% e che riguardano asset manager, fondi sovrani, fondi pensione, casse di previdenza e assicurazioni ramo vita;
- Investitori retail, con il 23,82% delle azioni;
- Altri investitori, che possiedono insieme una quota del 7,34% e riguardano fondazioni, società fiduciarie, istituti religiosi e morali;
- Azionisti non identificabili per l'1,87%, che hanno residenza all'estero e non hanno effettuato comunicazioni;
- Generali, che detiene azioni proprie per l'1,07%.