Il collocamento del bond ENI ha registrato una partecipazione da record: oltre 300 mila piccoli azionisti hanno spinto le richieste totali in quota 10 miliardi di euro. Si tratta del nuovo record italiano per una emissione obbligazionaria corporate “single tranche” destinata al retail.
“Tantissimi italiani hanno creduto in quello che stiamo facendo, sia in termini di progressiva evoluzione verso processi industriali e prodotti decarbonizzati, sia di garanzia della sicurezza energetica”, ha commentato l’Amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi.
Descalzi ha voluto partecipare al collocamento del nuovo titolo che, inizialmente offerto per 1 miliardo di euro, è stato emesso per 2 miliardi per venire incontro all’elevato numero di richieste ( Obbligazioni ENI 2028: annunciata la scadenza anticipata).
ENI: quante obbligazioni ha comprato Descalzi
Secondo quanto emerge dagli internal dealing di Borsa Italiana, il Ceo di ENI, Claudio Descalzi, ha ricevuto 31 lotti del nuovo bond. Con un nominale di 1.000 euro per ogni nuova obbligazione, il controvalore investito dal manager è di 31.000 euro.
Con richieste che sono risultate cinque volte l’importo offerto, si è reso necessario un riparto: l’investimento del manager dovrebbe rappresentare una porzione di quanto richiesto inizialmente (oltre al lotto minimo garantito a ciascun richiedente, pari a 2 obbligazioni, i restanti titoli sono stati assegnati in proporzione al valore delle richieste non soddisfatte).
Bond ENI: offerta coperta in un giorno
La forte domanda ha permesso di chiudere anticipatamente l’offerta in 5 giorni (termine minimo previsto nel Prospetto): già dopo il primo giorno, l’offerta risultava essere integralmente soddisfatta con oltre 2 miliardi di euro di adesioni raccolte.
Il tasso di interesse nominale annuo lordo delle prime obbligazioni destinate al pubblico in Italia e collegate agli obiettivi di sostenibilità del gruppo è stato fissato al 4,30%. Il tasso cedolare sarà invariato in caso di raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità relativi alla capacità installata per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e al Net Carbon Footprint Upstream (Scope 1 e 2).
In caso di mancato raggiungimento di anche uno solo dei due target, il tasso di interesse relativo alla cedola pagabile alla data di scadenza (10 febbraio 2028) sarà incrementato dello 0,50%,.
Le obbligazioni, della durata di 5 anni, saranno emesse il 10 febbraio 2023 per un ammontare di 2 miliardi di euro ad un prezzo pari al 100% del loro valore nominale. Dalla data di emissione, i titoli saranno negoziati sul MOT (Mercato Telematico delle Obbligazioni) di Borsa Italiana. Stando alle prime stime, l’apertura è stimata a 103 euro.
ENI: il calendario finanziario e le date stacco dividendi 2023