- Per Warren Buffett lo stock picking non è una strategia adatta all’investitore medio
- Scegliere un titolo richiede un impegno che non tutti possono permettersi
- Meglio puntare su fondi indicizzati focalizzati sull’S&P 500
Colpo di scena: il grande Warren Buffett consiglia di evitare la strategia di investimento più consigliata in caso di mercati nervosi.
Evitate lo stock picking
Stando alle sue parole, infatti, stock picking, sarebbe una tecnica che porterebbe a risultati inferiori rispetto ad altre tecniche per guadagnare. Un esempio? Per l’Oracolo di Omaha sarebbe da privilegiare l’investimento passivo con i fondi indicizzati. E poi, come è suo modo, “dimenticarsi di averlo”. Infatti è bene ricordare che una delle regole cardine dell’investimento di Buffett, paladino del lungo periodo, è quella di “comprare come se il mercato dovesse chiudere domani e riaprire fra 10 o 15 anni”. Evidentemente l’investitore ormai alla soglia dei 90 anni, deve essere rimasto scottato dall’ultimo suo errore. O almeno da quello che lui ha ritenuto tale: investire in compagnie aeree. Titoli che, per inciso, ha venduto solo pochi mesi dopo averli comprati.
La strategia consigliata da Buffett
Quindi, a conti fatti, quale sarebbe la strategia consigliata da Buffett? Acquistare un fondo indicizzato a basso costo focalizzato sui titoli dell’indice S&P 500. E poi goderne i benefici. Stop. Questo offrirebbe a tutti molti vantaggi. Il primo, quello di evitare la fatica di dover scegliere i singoli titoli. Infatti è sempre Buffett che ricorda che investire in un’azione non significa comprare un pezzo di carta ma un pezzo di un’azienda. Il che indica la necessità di conoscere quell’azienda stessa, il suo business, la sua mission e le sue strategie industriali. Oltre, ovviamente, i suoi fondamentali.
L’impegno di chi investe
Il che, a sua volta, implicherebbe anche la capacità, da parte di chi investe, di saper leggere e capire i bilanci aziendali, cosa che non tutti sono in grado di fare. Partendo da questa base è difficile credere che l’investitore medio sia capace di gestire un simile processo. Un altro vantaggio indiscusso è la diversificazione garantita all’origine. Il gioco di pesi e contrappesi che permette di suddividere l’investimento in azioni e settori speculari. Così sarà possibile guadagnare anche nel caso di un calo dei mercati.
I vantaggi dei fondi indicizzati
Infatti quando gli indici scendono, solitamente, si osservano alcuni settori cadere ed altri guadagnare. Questo perché, alla fine, il mercato non è altro che un grande esempio di vasi comunicanti. Osservando infatti le performance, soprattutto sul lungo periodo, se da un lato c’è chi perde, dall’altro c’è chi vince. Inoltre, sempre in base alla diversificazione operata da un fondo indicizzato, sarà possibile avere anche una presenza dell’investimento a livello mondiale, il che potenzierà ulteriormente i ritorni.
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