- Lagarde fa crollare i mercati facendo rimpiangere Mario Draghinon convince i mercati, perdite imponenti ovunque;
- in soccorso dei mercati arrivano FED, Commissione europea e capo economista BCE;
- Da Bruxelles sì a aiuti di Stato e via patto di stabilità.
Tentano il rimbalzo i mercati finanziari europei dopo il pesante sell off patito ieri. Oltre alle normali ricoperture visti i livelli raggiunti dalle quotazioni, a stimolare la propensione al rischio sono le banche centrali: dopo l'autogol di ieri della BCE, la FED interviene per sostenere i mercati annunciando un'immisione di liquidità straordinaria da 1.500 miliardi di dollari. Il rimbalzo in atto è stato sostenuto anche dalle parole di Philip Lane. Il capoeconomista della BCE, vicino alle visioni di Mario Draghi sul fronte della gestione della politica monetaria, ha dichiarato questa mattina come l'Eurotower sia pronta ad acquisti mirati di Titoli di Stato per scongiurare innalzamenti improvvisi dei tassi di interesse richiesti dal mercato. Tanto è bastato per far scendere lo spread BTP-Bund di 20 punti base a 220 punti e far ripartire i mercati, anche grazie alla decisione di CONSOB di bloccare lo short selling su 85 titoli quotati in Borsa Italiana. Al momento il FTSE Mib segna un progresso superiore ai 16 punti percentuali, il DAX cresce di circa il 9%.
Mercati: un panic selling da mancanza di fiducia
Il bazooka che il mercato si aspettava ieri dalla BCE è sembrato piuttosto una pallottola spuntata, a salve. Non sono stato tanto le misure annnunciate ( leggi qui) quanto le parole di Christine Lagarde a far venire i dubbi al mercato. La BCE ha dato l'impressione di voler agire quasi in modo defilato in questa crisi, senza una presa di posizione realmente netta e di petto. Questi timori come dicevamo si sono tradotti in un bagno di sangue: Piazza Affari ha perso il 16,92%, peggio del -12,48% accusato dopo la vittoria del fronte Brexit al referendum del 2016. Wall Street con una flessione di quasi il 10% ha fatto registrare la peggior performance dal 1987, quando nel famigerato lunedì nero perse il 22% del suo valore. Per il suo atteggiamento, la Banca Centrale Europea ieri ha subito numerose critiche e accuse da parte del mondo politico e finanziario. Molti rimpiangono Mario Draghi, il cui spessore e acume dialettico ha consentito di stabilizzare i mercati nel pieno della crisi del debito sovrano deflagrata in Europa dal 2010. Nel giorno in cui ha annunciato un piano straordinario di acquisti da 120 miliardi di euro in asset da portare a termine nel corso del 2020, con la sua 'gaffe' la Lagarde è riuscita nell'impresa di far bruciare alle Borse valori europee la bellezza di 825 miliardi di euro di capitalizzazione. Oltre 80 solo a Piazza Affari.
Un'alternativa unitaria: Eurobond, Solidarity Bond e EuroCrisis Bond
Ma quali potrebbero essere delle soluzioni efficienti in questo contesto? Per Filippo Diodovich, Market Strategist di IG, un'alternativa possojoo essere Eurobond, Solidarity Bond e EuroCrisis Bond. "La posta in gioco sia così alta da costringere le autorità politico-monetarie ad andare “all-in” con misure nuove e straordinarie", sostiene l'esperto, secondo cui "la soluzione più efficiente a nostro avviso sarebbe l’introduzione di nuove obbligazioni (eurobond, solidarity bond o eurocrisis bond) emesse dai governi nazionali europei e garantite da tutti gli Stati membri dell'area euro". Queste obbligazioni vedrebbero la raccolta di fondi vincolati al finanziamento delle spese sostenute dai singoli Stati per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Obbligazioni che se non comprate dagli operatori di mercato possano essere oggetto di acquisto nel piano di Quantitative Easing della BCE. Per Diodovich sarebbe "una soluzione perfetta per mostrare l’unità dell’Europa nel fronteggiare uno shock esogeno ancora sconosciuto nelle conseguenze e nella durata" Dopo giorni in cui Christine Lagarde è stata in silenzio e immobile, facendo credere che nella riunione di ieri avrebbe tirato fuori una mossa davvero vigorosa, forse questa potrebbe essere una strada da percorrere. Anche perchè "l’impegno a lanciare una tale misura sarebbe sufficiente a stabilizzare i mercati e dare un concreto segnale che una Europa unita esiste".
La scossa ai vertici UE: più flessibilità in vista dell'Eurogruppo di lunedì
Un messaggio forte comunque nella conferenza stampa di ieri la BCE è riuscita a trasmetterlo: c'è urgenza di interventi di politica fiscale forti e coordinati, abbandonando posizioni oltranziste sul pareggio di bilancio difeso a spada tratta dall'asse franco-tedesco. Il messaggio sembra essere stato recepito, con Von der Leyen che questa mattina ha garantito massima flessibilità sui vincoli del Patto di stabilità e dato il via libera agli aiuti di Stato per le aziende italiane ed europee. I mercati stanno dunque dando molta importanza all'unione di intenti che mostreranno i leader europei per contrastare il disastro economico che il corona virus sta causando. A questo proposito lunedì ci sarà l'incontro a Bruxelles dell'Eurogruppo dove con il Commissario europeo all'economia Paolo Gentiloni proporrà ai ministri delle finanze la rottura, temporanea, del patto di stabilità. Per il 2020 i Paesi dell'Eurozona potranno impiegare risorse illimitate se necessarie per far fronte all'emergenza sanitaria, alla cassa integrazione per i lavoratori che sono costretti a rimanere in casa e alle piccole e medie imprese più direttamente colpite dalla pandemia. Il deficit potrà essere sforato per le condizioni "eccezionali e temporanee" previste dal regolamento dell'Unione Europea, "in un contesto di grave crisi economica che comporta la recessione in almeno un paese membro dell'Unione".