Che cos’è e chi ha creato L.O.V.E? la statua, meglio conosciuta come “Il Dito”, posta davanti alla sede di Borsa Italiana che origini ha? Quale è il suo significato? Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere sull’icona di Piazza Affari nel centro di Milano.
L.O.V.E, il dito medio di Piazza Affari: storia e significato
La statua davanti alla sede di Borsa Italiana è alta 11 metri di cui 4,60 di scultura vera e propria e 6,40 metri di basamento, è in puro marmo di Carrara. L.O.V.E raffigura una mano intenta nel saluto romano con le dita mozzate, col solo medio rimasto eretto, che di primo impatto farebbe pensare a tutt’altro che un saluto.
Ovviamente nulla è casuale: l’opera, dell’artista Maurizio Cattelan, è posta al centro di Piazza degli Affari, davanti alla sede della Borsa Italiana nel pieno centro di Milano, Palazzo Mezzanotte costruito su progetto dell’omonimo architetto tra il 1927 e il 1932.
La statua di Cattelan è sia una critica sia un gesto irriverente verso Palazzo Mezzanotte e ciò che rappresenta: il mondo della finanza speculativa. La statua è stata inaugurata il 24 settembre 2010, in piena crisi del debito sovrano europeo.
Cattelan in realtà non ha mai confermato né smentito queste diffuse interpretazioni, dichiarando che l’opera è dedicata “soprattutto all’immaginazione, all’immaginazione di tutti quanti, di quelli che ce l’hanno”. L.O.V.E sta infatti per Libertà Odio Vendetta Eternità, oltre che ovviamente per “amore”, si legge su Milano Città Stato.
L.O.V.E: il dito medio icona di Piazza Affari in tutto il mondo
LOVE inizialmente sarebbe dovuta rimanere davanti a Palazzo Mezzanotte soltanto per due settimane, ma il grande dibattito che seguì la sua installazione bloccò tutto, fino al 2012, quando l’allora sindaco di Milano, Giuliano Pisapia e l'assessore alla cultura Stefano Boeri decisero che quello sarebbe stato il suo posto definitivo.
La statua del dito medio è presto diventata un punto di riferimento milanese, oltre che uno strumento di marketing per varie campagne pubblicitarie. Anche oltreoceano è piaciuta, tant’è che a New York vi è un'opera simile: la statua di una bambina che vuole sfidare il Toro, simbolo della potenza economica statunitense.