Nel biennio 2022/2023 il LIBOR verrà sostituito come tasso di riferimento nei prestiti interbancari, dopo che negli ultimi anni sono stati avviati cambiamenti normativi che hanno portato alla sua eliminazione graduale nell'utilizzo. Il suo posto verrà preso da altri tassi come lo Sterling Overnight Index Average (SONIA) per il tasso in sterline, dall'Euro Short Term (€STR) per il LIBOR in euro e dal Secured Overnight Financing Rate (SOFR) per il tasso espresso in dollari.
Per questo si è discusso molto e non sono state poche le polemiche in merito alle controversie e anche agli scandali che hanno interessato il tasso di prestito. Quindi vediamo di conoscere di più su questo parametro con una guida che spiega cos'è, come viene adoperato e perché è importante.
LIBOR: definizione e caratteristiche
Il LIBOR è l'acronimo di London Interbank Offered Rate e rappresenta il tasso d'interesse di riferimento che applicano le banche quando si prestano denaro tra di loro a breve scadenza. Ogni giorno alle 11:00 l'Intercontinental Exchange Benchmark Administration, istituto che amministra il tasso, chiede alle 17 banche londinesi più importanti quale interesse applicherebbero ad altri istituti di credito per i finanziamenti da 1 giorno a 12 mesi.
A quel punto sono presi i 4 tassi più alti e i 4 più bassi e vengono eliminati, mentre per i rimanenti si determina una media che costituisce il LIBOR per la giornata, che viene pubblicato alle ore 11:55 ora di Londra. Il tasso quindi varia ogni giorno. Il LIBOR si basa principalmente sulle valute di dollaro USA, euro, sterlina britannica, yen giapponese e franco svizzero e presenta 7 scadenze, ossia overnight/spot, 1 settimana, 1 mese, 2 mesi, 3 mesi, 6 mesi e 12 mesi. Le varie combinazioni portano a 35 tassi LIBOR diversi ogni giorno. Quello più comunemente utilizzato è il tasso dollaro USA a 3 mesi, conosciuto anche come LIBOR corrente.
LIBOR: un vantaggio per le banche
Attraverso il LIBOR le banche hanno la possibilità di scambiarsi denaro reciprocamente a condizioni convenienti per soddisfare esigenze di cassa. Può capitare ad esempio che a fine giornata un istituto di credito abbia eccedenze di liquidità e vorrebbe parcheggiare denaro per farlo fruttare. In tal caso avrebbe l'alternativa di farlo presso la Banca Centrale oppure guardando se vi è un'altra banca che ha l'esigenza di ricevere denaro a un tasso più alto rappresentato dal LIBOR.
A fronte della liquidità messa a disposizione, l'azienda finanziaria riceve una certa quantità di titoli di Stato o altri asset che vengono venduti da chi prende soldi. Ovviamente tutto questo meccanismo si basa sulla fiducia e vi è la vigilanza e l'intervento della Banca Centrale a compensare i creditori di fronte a un istituto in difficoltà.
LIBOR: i vari utilizzi
L'utilizzo del LIBOR spazia in una serie di operazioni finanziarie che lo adoperano come riferimento nella determinazione dei prezzi. Ciò avviene soprattutto in quelle situazioni espresse in valute diverse dall'euro, per cui come base di calcolo si usa maggiormente l'EURIBOR. Quindi il LIBOR viene sfruttato in:
- prodotti interbancari standard tipo futures sui tassi d'interesse, option, swaption, swap sui tassi d'interesse e forward rate agreement;
- prodotti commerciali relativi a certificati di deposito a tasso variabile, mutui a tasso variabile e finanziamenti in pool;
- prodotti ibridi del tipo collateralized debt obligation e collateralized mortgage obligation;
- prodotti relativi a prestiti al consumo come mutui individuali e finanziamenti a studenti.
Oltre che per questi strumenti finanziari, il LIBOR è preso a riferimento anche dalle Banche centrali per avere delle indicazioni in merito alle aspettative di mercato sui tassi d'interesse. Inoltre, ha anche una funzione importante come segnale dello stato di salute di un sistema bancario. Solitamente quando tende al rialzo, significa che in circolo vi è poca fiducia tra gli istituti di credito nel prestarsi denaro e ciò denota una situazione generale poco stabile dal punto di vista finanziario. Questo è avvenuto sovente quando è scoppiata una grande crisi, a seguito della quale le banche si guardavano con sospetto.
LIBOR: un tasso imperfetto
Il LIBOR è stato creato nel 1984 quando la British Bankers' Association decise di mettere su un tasso che esprimeva i livelli di interesse dei prestiti interbancari nel settore finanziario di Londra, attraverso l'utilizzo di un sistema di sondaggi. Per 2 anni ha funzionato come semplice tasso, ma nel 1986 è diventato un indice di riferimento per vari mercati, chiamandosi LIBOR Exchange.
Quest'ultimo negli anni è stato al centro di alcuni scandali finanziari che hanno determinato un'alterazione dei tassi, soprattutto durante la grande crisi del 2008. Alcune grandi banche mondiali sono state accusate di aver tentato di manipolare il tasso interbancario per trarne profitto finanziario. Per questa ragione le Autorità di regolamentazione europee, britanniche e statunitensi hanno comminato multe salate per oltre 9 miliardi di dollari. Quindi il LIBOR è stato spesso percepito come uno strumento imperfetto per raffigurare una situazione finanziaria, in particolare durante i momenti di stress del mercato.
La conseguenza di tutto questo è che il tasso che ha rappresentato un punto di riferimento per tanti anni verrà sostituito, in quanto i Regolatori vogliono parametri standard dei tassi d'interesse che siano affidabili e rilevanti, nonché un processo di calcolo che sia credibile e trasparente. In altri termini, le Autorità richiedono tassi amministrati dalle Banche centrali e basati su transazioni realmente avvenute in mercati liquidi e strutturati.