L’Italia è campione d’Europa. La vittoria degli Azzurri alla finale degli europei di calcio 2020 contro l’Inghilterra è arrivata in un giorno speciale: l’11 luglio del 1982 la Nazionale vinse infatti la competizione mondiale in Spagna contro la Germania. Quest’anno la federazione italiana porta a casa non solo la coppa, ma anche molti quattrini.
Euro 2020 è stata l’edizione più ricca di sempre nella storia dei campionati europei, anche se le Federazioni che si sono qualificate alla fase finale si spartiranno solo una piccola fetta del giro d’affari complessivo della manifestazione.
Il montepremi complessivo ammonta a 331 milioni di euro. Cifra notevole, anche se in calo di 40 milioni (-11%) rispetto a quanto era previsto prima che esplodesse la pandemia di Covid-19. Ad ogni modo si è ben sopra i 301 milioni elargiti per l’edizione del 2016. L’UEFA terrà per sé la maggior parte dei ricavi del torneo, derivanti soprattutto dai diritti TV e dal merchandising visti i pochi biglietti venduti a causa dei limiti imposti per l’ingresso negli stadi.
Europei 2020: vittoria Italia accelera l’uscita dalla crisi
Secondo Simona Caricasulo, docente di Economia aziendale alla Luiss “Guido Carli” di Roma, l’impresa varrebbe per l’economia italiana qualcosa come lo 0,7% del PIL o 12 miliardi di euro. L’esperta ha notato che dopo i mondiali vinti nel 2006, le esportazioni italiane crebbero del 10%. E l’andamento positivo vi fu anche negli anni successivi.
Nel 2008 il Made in Italy fatturava il 40% in più del 2005, l’anno precedente alla vittoria. Secondo le ultime stime della Commissione europea, il PIL italiano crescerà del 5% nel 2021 e del 4,2% il prossimo anno. Un aumento ulteriore dello 0,7%, come ipotizzato dalla docente di Economia aziendale Caricasulo, darebbe uno sprint alla ripresa nel post-Covid.
Ma per quale motivo? La vittoria della Nazionale potrebbe sostenere l’export del Belpaese. Il marchio Italia aumenterebbe di appeal e indurrebbe i consumatori stranieri a propendere maggiormente per l’acquisto di prodotti e servizi italiani.
Il maggiore contributo alla ripresa potrebbe arrivare dal turismo, settore che è stato significativamente impattato dalle restrizioni agli spostamenti attuate dai Governi e dalla ripresa ancora incerta, in parte a causa delle restrizioni ancora vigenti nella Penisola e all’estero.
Europei 2020: quanto ha incassato l’Italia grazie alla vittoria
Come consuetudine, anche per Euro 2020 la FIGC ha determinato la remunerazione dei calciatori in base ai risultati ottenuti. La principale novità rispetto a Euro 2016 è rappresentata proprio dal riconoscimento corrisposto agli Azzurri dai quarti di finale in avanti. I premi per il raggiungimento delle semifinali, in caso di secondo posto e di vittoria sono, invece, rimasti invariati rispetto a quelli di cinque anni fa.
La Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) aveva scelto di gratificare così gli azzurri, nel caso in cui dovessero tornare a Roma con la coppa: 80.000 euro in caso di raggiungimento dei quarti, 150.000 per la partecipazione alle semifinali e 200.000 in caso di secondo posto. Con la vittoria della Nazionale a Wembley gli azzurri hanno portato a casa 250.000 euro a testa.
È di 50.000 euro, infatti, la forbice tra la cifra prevista in caso di secondo posto e quella in caso di vittoria degli Europei 2020. Tuttavia, la cifra è decisamente bassa se confrontata con quella promessa dalla federazione calcistica inglese: i calciatori della nazionale inglese avrebbero infatti incassato ben 540.000 euro a testa.
Nel dettaglio, l'Italia ha incassato 9,5 milioni per la partecipazione, 3 milioni per le altrettante vittorie arrivate ai gironi, 1,5 per l'approdo agli ottavi e 2,5 per quello ai quarti, 4 milioni per l’arrivo in semifinale e 8 milioni per aver vinto la competizione. Totale: 28,5 milioni di euro.
Europei 2020: FIGC e club brindano alla vittoria
Sorride la FIGC che nel bilancio preventivo aveva inserito, in via prudenziale, il solo premio per la partecipazione a Euro 2020 pari a 9,25 milioni di euro. Ma anche i singoli club ne hanno beneficiato.
L'UEFA infatti verserà un totale di 130 milioni di euro alle società che hanno dato i calciatori alle nazionali, in base al numero di giorni in cui i giocatori sono rimasti a disposizione dei vari commissari tecnici: tra le squadre con più convocati ci sono Manchester City e Chelsea, tra le squadre della Serie A Juventus, Atalanta e Inter.