Istituzioni a rilevanza sistemica nazionale: così la Banca d’Italia identifica le banche che, secondo i quattro profili indicati dalle linee guida dell'EBA (dimensione, importanza per l'economia italiana, complessità e interconnessione con il sistema finanziario) sono valutate Other Systemically Important Institutions (O-SII).
La valutazione ha coinvolto tutti i gruppi bancari e le banche non facenti parte di un gruppo bancario operanti in Italia ed i quattro istituti con rilevanza sistemica sono UniCredit, Intesa Sanpaolo, Banco BPM e Monte dei Paschi di Siena. “UniCredit, Intesa Sanpaolo, Banco BPM e Monte dei Paschi di Siena dovranno mantenere, dal 1° gennaio 2023, una riserva di capitale (buffer) per le O-SII pari, rispettivamente, a 1,00, 0,75, 0,25 e 0,25 per cento delle proprie esposizioni complessive ponderate per il rischio”, riporta il comunicato della Banca d'Italia.
Rilevanza sistemica: i punteggi delle banche
Sulla base dei dati relativi a fine 2021, il punteggio complessivo che indica la rilevanza sistemica a livello nazionale di UniCredit, Intesa Sanpaolo e Banco BPM supera la soglia di 350 punti base utilizzata dalle linee guida dell'EBA per identificare le O-SII.
Per quanto riguarda MPS è stato registrato un punteggio inferiore, pari a 328 punti, a quello previsto per l'identificazione automatica come O-SII. Il calo del punteggio, spiega Bankitalia, è tuttavia dovuto per oltre la metà all'indicatore di interconnessione: “esso comprende le attività e le passività verso banche e altri intermediari, che risultano storicamente volatili”.
Di conseguenza, alla luce dell'attuale incertezza sull'evoluzione del quadro congiunturale e della rilevanza del gruppo nelle attività di raccolta e impiego presso il pubblico, “la Banca d'Italia ha esercitato il supervisory judgment al fine di continuare a identificare il gruppo bancario MPS come O-SII anche per il 2023”.
Per quanto riguarda la calibrazione del buffer O-SII, sono state istituite sei classi di rilevanza sistemica e ad ognuna è stato associato un buffer crescente che, con aumenti di 0,25 punti percentuali, varia da zero all’1,25%.