- Crescono le IPO sul Nasdaq
- A dare una mano è stata la pandemia da Covid-19
- Il NYSE potrebbe però presto rispondere con nuovi membri
Una conseguenza del Coronavirus che non tutti conoscono è il fatto che le IPO sul Nasdaq hanno superato quelle sul NYSE.
Volumi e IPO
I debutti nell’alta società sul New York Stock Exchange, il celeberrimo indice Usa, meglio noto tra gli addetti ai lavori come “Big Board”, infatti, sono diminuite. Almeno se confrontate con quelle registrate sul Nasdaq, il suo collega focalizzato sul settore hitech. In realtà la Borsa di New York, la più grande borsa valori del mondo per volume di scambi, ha visto già un primo sorpasso negli ormai lontani anni ‘90. Ma in quell’occasione si trattava del volume di azioni. Per quanto riguarda la capitalizzazione totale, invece, il NYSE continua a restare in vetta- Discorso differente, invece, se si parla di IPO.
Effetto Covid-19
Infatti, il Covid-19 e le conseguenti misure di contenimento del virus che hanno costretto milioni di persone a restare a casa, hanno dato una mano considerevole all’intero comparto tecnologico. Infatti, chiusi nelle proprie abitazioni, le persone sono state costrette a lavorare, studiare, fare acquisti e incontrarsi, letteralmente, via Internet. Con l’ovvio vantaggio per tutte quelle aziende che, già ottimamente posizionate, hanno potuto ricevere una spinta ulteriore per consolidare la propria leadership. Risultato: le IPO si sono rafforzate sul Nasdaq.
Più IPO sul Nasdaq che sul NYSE
Tradotto in numeri si parla di $ 12,2 miliardi di IPO per il 2020 invece dei $ 10,9 miliardi del NYSE. Tra questi, anche quello di Warner Music Group Corp. con quasi 2 miliardi di dollari (1,9 per l’esattezza). Un traguardo che, allo stato attuale, rappresenta l’IPO di più grandi dimensioni per quest’anno. Si tratta anche di un avvenimento che era quasi prevedibile. Infatti non solo il già citato coronavirus aveva costretto, con il lockdown, a rinviare anche tutte le altre quotazioni. Ma adesso, con la ripresa delle attività produttive, si spera in un ritorno alla crescita.
Ottimismo sui mercati
Da qui l’ottimismo sui mercati, il rally dei listini (crollati a marzo) e, quindi, indici azionari che risultano essere sia piazze di scambio appetibili, sia opportunità di raccolta di capitali per chi vuole quotarsi in Borsa. Ad ogni modo, nella corsa tra NYSE e Nasdaq non è ancora detta l’ultima parola. Infatti il resto del 2020 può ancora presentare più di una sorpresa. La prossima? Albertsons Cos.gigante del settore alimentare, che ha già avviato l’iter di sbarco per approdare sul NYSE. A questo il listino hitech potrebbe rispondere con l’arrivo tra i suoi accoliti, di Royalty Pharma PLC che ha già lanciato il suo roadshow per presentare le proprie azioni ai potenziali investitori.