Il presidente USA Donald Trump è per la seconda volta sotto impeachment, la procedura di messa in stato d'accusa dell'inquilino della Casa Bianca. A una settimana esatta dalla fine del suo mandato, la Camera ha approvato in un solo giorno l'impeachment più veloce di sempre contro Donald Trump, che diventa così il primo presidente della storia ad essere messo in stato d'accusa due volte.
La prima parte dell'iter, riuscita già una volta nel caso dell'Ucraina-gate, ormai è andata in porto: la Camera dei Rappresentati ha infatti votato l'istituzione di un processo per il tycoon, che se completato lo rimuoverà dall'incarico.
La palla ora è in mano al Senato
L'accusa è incitamento all’insurrezione, aver fomentato la rivolta a Capitol Hill dello scorso 6 gennaio, quando i dimostranti a favore del presidente uscente hanno cercato di boicottare il processo di conferma dell'elezione di Joe Biden. Per la prima volta un presidente degli Stati Uniti sarà messo sotto impeachment in due differenti circostanze. Hanno votato a favore 232 Rappresentanti, 197 sono stati i contrari. Tra i favorevoli si annoverano 10 Repubblicani.
Le sorti di Trump ora sono in mano al Senato, che dovrà tenere il processo al presidente e votare la sua eventuale rimozione, che avverrà in caso di voto favorevole di almeno i due terzi dei senatori. Tuttavia, la Camera alta attualmente è sospesa e dovrebbe tornare a riunirsi il 19 gennaio, un giorno prima della scadenza ufficiale del mandato presidenziale di Trump.
Trump cerca di evitare conseguenze peggiori
La destituzione dalla massima carica del tycoon sarebbe soltanto un gesto simbolico quindi, anche se i giornali a stelle e strisce scrivono che il leader dei Repubblicani al Senato, Mitch McConnell - che controllerà i lavori in aula fino al giuramento dei due senatori Dem eletti in Georgia - non vuole richiamare i colleghi in aula prima di fine mandato.
Nel frattempo Donald Trump cerca di evitare le conseguenze peggiori, condannando la violenza dell'assalto al Capitol Hill, scaricando i rivoltosi e invitando i concittadini a superare gli impeti di questo momento.
Il discorso è stato diffuso dalla Casa Bianca subito dopo la messa in stato d'accusa. Parole tardive che, secondo molti, avrebbe dovuto pronunciare quando i suoi fan attaccavano il Congresso e che ora sembrano dettate da tattiche legali per evitare la condanna al Senato.