Paul Singer: chi è il fondatore del fondo Elliott Management | Investire.biz

Paul Singer: chi è il fondatore del fondo Elliott Management

26 ago 2020 - 18:00

30 nov 2022 - 20:59

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Chi è Paul Singer? Ecco storia, carriera e investimenti del trader avvoltoio dell'hedge fund Elliott Management, diventato famoso in Italia con l’acquisizione del Milan

Nato a New York il 22 agosto 1944, Paul Elliott Singer è un imprenditore statunitense. È il fondatore e partner di Elliott Management Corporation, uno tra i maggiori hedge fund statunitensi specializzati nell'azionismo attivista, nell'acquisizione di imprese e di debiti sovrani. Singer gestisce anche NML Capital Limited, unità offshore di Elliott Management Corporation con sede alle isole Cayman.
 

Origini, studi e carriera

Singer nasce da una famiglia ebrea, figlio di un farmacista di Manhattan e di una casalinga. Ha due fratelli. Singer ha conseguito un bachelor in Psicologia presso l'Università di Rochester nel 1966 e una laurea in legge presso la Harvard Law School nel 1969. Nel 1974 lavora come avvocato nella divisione immobiliare della banca d'investimento Donaldson, Lufkin & Jenrette.

Tre anni dopo fonda la sua creatura, l'hedge fund Elliott Management con 1,3 milioni di dollari raccolti tra amici e parenti. Visto da alcuni come uno speculatore senza pietà, Elliott Management viene addirittura chiamato "fondo avvoltoio". La sua strategia: comprare debito di nazioni e aziende in crisi quando questo è a forte sconto per poi rivenderlo con un profitto oppure ricorrere ad un tribunale per ottenere il rimborso.

Dal 1977 ha avuto risultati negativi solo in due anni e una media di rendimento annuo del 13,2%. Insieme a Paul Singer, sono Partner di Elliott Management Corporation: Jon Pollock, co-chief executive officer e co-chief investment officer, Gordon Singer, il figlio di Paul e responsabile dell'ufficio di Londra, Steven Kasoff e Dave Miller, portfolio manager, Steve Cohen, Head Trader, e Jesse Cohn, Head of U.S. equity activism.
 

Gli investimenti del trader avvoltoio

Singer si concentra su tre macro-aree di investimento: debiti sovrani, aziende e mercato immobiliare. Vari investimenti effettuati dai fondi amministrati da Paul Singer hanno riguardato i debiti dei Paesi in default.

Nel 1996 Elliott Management Corporation ha acquistato un bond del debito in default del Perù per 20 milioni di dollari. Dopo una lunga contesa, in cui si dice che abbia fatto sequestrare il jet del presidente peruviano, Alberto Fujimori, Singer era stato sconfitto in Tribunale nel 1998 per l'intento apertamente speculativo. Ha però poi vinto in appello ottenendo un risarcimento di 58 milioni di dollari comprensivi degli interessi. Il presunto sequestro dell'aereo è stato poi confutato da Mark Cymrot, l'avvocato che ha rappresentato il Perù.

Ma la battaglia più grande fu quella con il governo argentino: ci sono voluti ben 15 anni per il rimborso dei Tango bond, poi finiti in default, che il fondo Elliott aveva acquistato a forte sconto nel 2001 per un valore nominale di 630 milioni di dollari. L'Argentina aveva in seguito proposto un rimborso parziale a 30 centesimi per dollaro, un prezzo che Singer non accettò, rivolgendosi a vari tribunali del Regno Unito e degli Stati Uniti ed arrivando nel 2012 a far sequestrare come garanzia una nave della marina argentina ormeggiata in un porto del Ghana.

L'allora presidente dell'Argentina, Cristina Fernández de Kirchner, dichiarò un'Ordinanza di Necessità e Urgenza, chiedendo alla banca centrale di trasferire delle riserve in valuta estera per estinguere il debito, ma il presidente della banca rifiutò. Nel 2016 il nuovo governo argentino di Mauricio Macri ha rimborsato al Elliott 2,4 miliardi di dollari, l'equivalente di un guadagno del 392% della cifra investita. Kirchner fu poi accusata di tradimento.

Nel Congo Elliott investì 31 milioni di dollari in contratti di debito valutati sulla carta 100 milioni. Una seguente causa giudiziaria portò anche al congelamento di alcuni pagamenti petroliferi e alla decisione del presidente americano George W. Bush di adottare una clausola che impediva il sequestro di asset congolesi negli Stati Uniti da parte dell'hedge fund di Singer. Dopo una battaglia legale durata due anni il Congo ha provveduto ad una risoluzione extragiudiziale per una cifra non resa nota.

Per quanto riguarda le aziende, Singer si è principalmente focalizzato sugli investimenti azionari dopo il crollo delle borse del 1987, dopo la recessione degli anni novanta e la Grande Crisi del 2008. L'hedge fund di Singer è intervenuto nella ristrutturazione di aziende statunitensi e internazionali, acquisendo partecipazioni con l'intento di voler difendere gli interessi degli azionisti di minoranza e aprendo battaglie legali in tutto il mondo: TWA, MCI, WorldCom, Enron, Chrysler, Delphi Automotive, Novell, Skopko, Adecco, Hess, Elektrim.

Nel 2015 ha investito nella rete cellulare Sigfox e in pannelli solari nel Regno Unito, ha acquisito partecipazioni in CDK Global diventandone il terzo azionista con il 5,4% del capitale e in Cabela's con l’11,1%.

Nell'estate 2017 si è opposto a Warren Buffett per il controllo di Orion, società statunitense attiva nel campo dell'energia. Buffett ha investito 18,1 miliardi di dollari per rilevare Energy Future Holdings, in bancarotta ma controllata da Orion. Singer riportò un profitto di 3 miliardi di dollari.

All'inizio del 2018 entra con una partecipazione del 6% nel capitale di Whitbread. La società, una multinazionale inglese, possedeva Costa Coffee, la seconda catena di caffè più grande al mondo dopo Starbucks e la più grande nel Regno Unito. Elliott chiese di attuare lo spin-off della catena Costa Coffee dal resto del gruppo e quotarlo poi in Borsa.

Dieci giorni dopo l'ingresso del fondo Elliott, Whitbread annunciò la decisione di scorporare la società dalle altre attività del gruppo e di quotarla alla Borsa di Londra entro due anni. Il 31 agosto 2018 Whitbread ha annunciato la proposta di vendita di Costa alla Coca-Cola Company per 3,9 miliardi di sterline.

Nel maggio 2018, Elliott ha lanciato un'offerta pubblica di acquisto da 6,9 miliardi di dollari per Athenahealth, una società specializzata in software per i pagamenti nella sanità e in cui era già azionista rilevante con una partecipazione del 9%.
 

Gli investimenti in Italia

Singer, che era arrivato ad avere il 31% di Ansaldo Sts, conduce una battaglia legale durata tre anni contro la società giapponese Hitachi. Nel novembre 2015, la multinazionale nipponica ha comprato il 40% di Ansaldo Sts dall'ex Finmeccanica. Secondo Singer, l'operazione è stata fatta in modo da danneggiare gli azionisti di minoranza di Ansaldo. Il braccio di ferro si è concluso nell'ottobre 2018, con il versamento ad Elliott da parte di Hitachi di un maxi assegno di 807 milioni di euro per comprare la quota del 31% di Elliott, permettendogli di procedere al delisting di Ansaldo Sts.

Nell'aprile 2017 Singer è intervenuto anche sulla squadra di calcio del Milan con un prestito di 303 milioni di dollari: 180 milioni al nuovo proprietario della società milanese, il cinese Yonghong Li, con un tasso dell'11,5% e 123 milioni al club ad un tasso del 7,7%. In garanzia del debito, Elliott ha ottenuto un pegno su tutte le azioni di AC Milan, incluso il controllo di tutti i marchi e di tutti i diritti di proprietà della società rossonera.

Nel luglio 2018, il fondo ha proceduto all'escussione del pegno detenuto sul Milan in seguito all'inadempimento, da parte del proprietario cinese, dei suoi obblighi nei confronti di Elliott, che diventa così il nuovo proprietario del club calcistico. Singer ha annunciato, in una dichiarazione ufficiale del 10 luglio 2018, un investimento di 50 milioni di euro, proprio per stabilizzare le finanze del club. Elliott ha versato altri 120 milioni di euro alla società nel settembre 2018 per rimborsare due obbligazioni, sostanzialmente estinguendo i debiti della società.

Nel marzo 2018, Elliott entra di nuovo in Telecom Italia, società controllata dal gruppo francese Vivendi, dichiarando inizialmente una partecipazione inferiore al 3%, che in seguito è cresciuta fino al 6%. Paul Singer ha mosso critiche all'amministrazione di Telecom Italia da parte di Vivendi su diversi fronti, come la governance aziendale, la valutazione del titolo, le strategie e le relazioni con le autorità italiane. Elliott ha sostenuto che tutti questi elementi potevano essere migliorati con l'aiuto di un nuovo consiglio indipendente.

Inoltre, Singer accusa Vivendi di trovarsi in conflitto di interessi a causa dello scontro in atto con Mediaset di Silvio Berlusconi su Premium. Oltre allo scontro con Mediaset c'è anche il braccio di ferro tra il vertice di Telecom Italia e il Governo Gentiloni che vedrebbe di buon occhio lo scorporo della rete con la creazione di due società - una per i servizi e una per il network - e un'intesa tra Telecom e Open Fiber, una società di Enel e di Cassa Depositi e Prestiti. Vivendi non è d'accordo.

Nello stesso mese CDP entra in Telecom con una quota del 4,26%. Nell'assemblea del 4 maggio 2018 il ribaltone: il fondo Elliott, appoggiato anche da CDP, vince con il 49,84% dei voti mentre Vivendi ottiene il 47,18%. Con il nuovo consiglio d'amministrazione formato da 13 consiglieri indipendenti su 15, compreso il presidente, Telecom Italia diventa, come voluto da Elliott, una public company. I

Il 7 maggio vengono eletti all'unanimità, con la sola loro astensione, Fulvio Conti presidente e Amos Genish come AD. Nell'ottobre 2018 Elliott Management ha rilevato, attraverso un aumento di capitale di 65 milioni di euro, l'81% di Credito Fondiario, un istituto che gestisce circa 45 miliardi di crediti deteriorati.
 

Filantropia

Singer ha sottoscritto la campagna The Giving Pledge lanciata dai miliardari Bill Gates e Warren Buffett, ovvero la promessa di donare oltre metà della propria ricchezza per "affrontare le sfide più difficili della società". Ha anche creato la fondazione di famiglia Paul E. Singer che sostiene cause meritevoli tra cui la Harvard Graduate School of Education, il Premio Singer per l'eccellenza nell'insegnamento secondario, il VH1 Save The Music Foundation, il National Action Fund for Gay and Lesbian Task Force, la Food Bank for New York City, l'American Unity Fund, e la New York City Police Foundation.

Singer e la fondazione di famiglia sostengono anche il progetto Philos, un'organizzazione cristiana pro-israeliana. Nel 2016 ha collaborato con il Museo della Bibbia per finanziare Passages Israel, un programma per portare gli studenti universitari in Israele.

Nel novembre 2018, ha donato 1 milione di dollari per aiutare la sicurezza delle istituzioni ebraiche a New York, dopo la strage di 11 credenti uccisi nella sparatoria di una sinagoga di Pittsburgh. Singer inoltre sostiene finanziariamente i diritti della comunità LGBT da quando nel 1998 il suo secondo figlio, Andrew, gli ha rivelato di essere gay.
 

Curiosità

Nel 2019 è indicato da Forbes quale 239° uomo più ricco degli Stati Uniti e 691° del mondo, con un patrimonio netto stimato - ad agosto 2020 - di 3,6 miliardi di dollari. Singer suona il piano ed è grande appassionato della squadra di calcio inglese dell'Arsenal.

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