Venerdì scorso il presidente incaricato Mario Draghi è salito al Quirinale per sciogliere la riserva, accettando così di formare il nuovo governo. Il governo Mario Draghi ha preso dunque forma, più politica che tecnica ( qui il piano Draghi punto per punto). Come da attese, al ministero dell'Economia e delle Finanze è stato chiamato Daniele Franco.
Nato il 7 giugno 1953 a Trichiana, frazione del comune italiano di Borgo Valbelluna, in provincia di Belluno, Daniele Franco è un economista, banchiere e funzionario italiano, dal 13 febbraio 2021 ministro dell'Economia e delle Finanze nel governo Draghi. Vediamo chi è quali sono stati i suoi incarichi durante la carriera.
Daniele Franco, da Bankitalia a via XX Settembre
Laureato in scienze politiche presso l'Università di Padova nel 1977, nel 1978 ottiene un Master in Organizzazione aziendale presso il Consorzio Universitario di Organizzazione Aziendale di Padova. Nel 1979 ottiene un Master of Science in economia presso l’Università di York, in Gran Bretagna. Nello stesso anno entra in Banca d'Italia.
Dal 1994 al 1997 Franco è consigliere economico presso la Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Commissione europea. Dal 1997 al 2007 torna in Bankitalia dove è direttore della Direzione Finanza Pubblica del Servizio Studi.
Dal 17 maggio 2013 al 14 maggio 2019 è stato Ragioniere Generale dello Stato nella Ragioneria generale dello Stato. Il 20 maggio 2019 diventa vicedirettore generale della Banca d'Italia, per poi diventarne direttore generale dal 1° gennaio 2020, nonché presidente dell'Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni.
Dal 13 febbraio 2021 è ministro dell'economia e delle finanze nel Governo Draghi. Il nome di Franco era già stato fatto nel 2019, come probabile successore del ministro Tria, rumor che si era concluso con un nulla di fatto dato che al dicastero era invece arrivato Roberto Gualtieri.
Il potere del Ragioniere di Stato
Uomo di fiducia di Mario Draghi, è un super-tecnico che viene dal MEF e dalla Banca d’Italia. E che ora al ministero dell’Economia ci torna, ma come ministro. Daniele Franco sarà uno dei maggiori protagonisti del nuovo governo Draghi, gestendo un ministero che assumerà un peso fondamentale con gli oltre 200 miliardi del Recovery Fund.
La figura del Ragioniere di Stato è piuttosto peculiare e forse solo in Italia il responsabile dell’ufficio della contabilità generale dello Stato ha tanto potere. Ai tempi dei governi di Silvio Berlusconi le pressioni sulla Ragioneria erano eventi quasi normali, anche se non diventavano pubblici.
Anche Renzi da premier andò allo scontro con i tecnici, nel maggio del 2014, quando il servizio di bilancio del Senato espresse dubbi sulle coperture del suo bonus da 80 euro. Perché il grande potere del Ragioniere dello Stato sta nel poter negare la “bollinatura” se una legge di bilancio contiene misure che deviano dall’obiettivo di saldo indicato dal provvedimento stesso.
Dunque, senza il timbro del Ragioniere, una bozza di finanziaria non approda neanche in Consiglio dei ministri e il parlamento non può cambiarla se gli emendamenti implicano uno scarto dagli obiettivi di deficit indicati. Franco non ha mai fatto sconti: anche durante il governo Gentiloni il Ragioniere obbligò il Senato a rivotare una misura che non tornava.
Vita privata e onorificenze
Sulla sua vita privata si sa ben poco. Non è chiaro se sia sposato e se abbia figli. Non si sa praticamente nulla della sua storia personale e non risultano attivi profili social da cui estrapolare informazioni sulla sua esistenza oltre i riflettori del suo successo in ambito professionale.
Diverse le sue onorificenze: Cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana (2 giugno 2000), Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana (27 dicembre 2009), Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana (13 gennaio 2017), Cavaliere di gran Croce dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana (2 giugno 2018)