Il board della Banca centrale europea torna a riunirsi giovedì 22 aprile 2021 ( clicca qui per il calendario completo dei meeting BCE del 2021), per la numero uno dell’Eurotower, Christine Lagarde, le insidie potrebbero arrivare dalla conferenza stampa. Gli operatori dei mercati finanziari attendono nuove indicazioni sul futuro dell’Eurozona. Cosa aspettarsi?
I temi principali rimangono gli acquisti del Pandemic Emergency Purchase Programme (PEPP), inflazione e rendimenti obbligazionari, anche se per fortuna questi ultimi hanno rallentato negli Stati Uniti, allentando dunque la tensione anche su quelli del Vecchio Continente. Vediamo cosa aspettarsi punto per punto.
Riunione BCE 22 aprile 2021: cosa aspettarsi dalle parole di Lagarde
Nell’ultima riunione la BCE ha deciso di effettuare acquisti di obbligazioni a “un ritmo significativamente più alto” nell’ambito del PEPP da 1.850 miliardi di euro per evitare un inasprimento indesiderato delle condizioni di finanziamento.
Ad oggi, non sono state date indicazioni circa la quantità di debito da acquistare, indicazioni che probabilmente arriveranno giovedì dal momento che non si aspettano sorprese nel meeting di questa settimana.
Inoltre il board dell’Eurotower dovrà anche decidere se sta facendo abbastanza per sostenere un’economia che è ancora frenata dalle restrizioni e dalle campagne vaccinali che proseguono a stenti, mentre gli Stati Uniti, Regno Unito e Cina stanno ripartendo economicamente.
Riunione BCE, PEPP: aumento degli acquisti in vista?
Nell’ultima ottava, la BCE ha acquistato 16,29 miliardi di euro netti nell’ambito del Pandemic Emergency Purchase Programme (PEPP). In totale, gli acquisti ammontano a 976,585 miliardi di euro rispetto ai 1.850 miliardi di euro disponibili.
Alcuni analisti affermano che la Banca centrale europea potrebbe aumentare ulteriormente gli acquisti, che proprio per questo motivo sarà il tema centrale della prossima riunione in agenda per giovedì. Christine Lagarde potrebbe mantenere un tono equilibrato, dal momento che gli operatori potrebbero interpretare qualsiasi commento ottimista come indicazione del fatto che il ritmo degli acquisti di bond sarà rallentato.
Qualunque accenno a un possibile anticipo della fine del PEPP prima della scadenza fissata a marzo 2022 verrebbe infatti preso molto male dal mercato. A dire il vero, gli acquisti dell’Eurotower sono già stati potenziati dopo la riunione di marzo. Gli acquisti settimanali sono passati dai 14,4 miliardi di euro nelle prime 8 settimane di quest’anno ai 16,9 miliardi di euro nelle 4 settimane successive al meeting del mese scorso.
Secondo alcuni analisti il ritmo di acquisti è ancora insufficiente vista la situazione pandemica: "In effetti, i tassi a breve termine e le curve dei rendimenti dei titoli sovrani sono sostanzialmente invariati rispetto a sei settimane fa - ma sono leggermente più alti per i bond decennali. A questo proposito, il "significativo" aumento degli acquisti promesso - attraverso il programma PEPP - sembra poco ambizioso, con un aumento di circa 3 miliardi di euro a 17 miliardi di euro di acquisti settimanali di asset registrati da marzo", sostiene Gero Jung, Chief Economist di Mirabaud Asset Management.
Il vicepresidente della BCE Luis de Guindos ha affermato che l’Eurotower agirà se un aumento del costo del denaro è ingiustificato, aggiungendo che rimuovere lo stimolo troppo presto era un rischio maggiore rispetto ad agire troppo tardi, medesima convinzione di Christine Lagarde.
Riunione BCE: previsioni economiche e inflazione al centro
Cosa dirà la BCE riguardo le previsioni economiche? Probabilmente occorrerà attendere il meeting di giugno per avere stime aggiornate. Di sicuro c’è che dall’ultima riunione Francia e Germania hanno esteso le restrizioni per combattere la terza ondata, ritardando così le prospettive di ripresa economica.
Tuttavia, le campagne di vaccinazione stanno procedendo (anche se a diversi ritmi), l’attività dell’area euro è tornata a crescere a marzo e il Fondo Monetario Internazionale ha appena aggiornato le sue previsioni di crescita per la zona euro 2021 al 4,4% dal 4,2%.
Per quanto riguarda l’inflazione, altro tema che in questo primo trimestre del 2021 ha interessato analisi e investitori, a marzo è risultata pari all’1,3%. Probabilmente, la numero uno della BCE ribadirà il concetto secondo cui il balzo dei prezzi è guidato da fattori transitori e che le tendenze sottostanti rimangono fragili.
"Gli sforzi congiunti di politica monetaria e fiscale sosterranno probabilmente l'inflazione e più in generale la ripresa. Il successo della politica della BCE, il modo in cui è stata determinante per molti movimenti di mercato unita alla sua capacità di reagire alla situazione pandemica nel corso del 2021, sarà probabilmente un tema di interesse per il reddito fisso europeo nel medio termine. Il mercato sarà probabilmente impaziente di saperne di più sulla politica post pandemica, dato che il PEPP resterà in vigore fino a marzo 2022", ha detto Peter Allen Goves, Fixed Income Research Analyst di MFS Investment Management.