Le Sette Sorelle hanno rappresentato per tanti anni una lobby economica dentro il mercato del petrolio. Riviviamo i fatti salienti che le hanno portate ad esercitare potere decisionale sui prezzi del greggio e che hanno poi determinato il loro ridimensionamento.
Le Sette Sorelle: origini
La prima volta che fu adoperato il termine Sette Sorelle fu nel 1945 dall'allora commissario liquidatore dell'AGIP, Enrico Mattei. La parola stava a indicare le sette principali compagnie petrolifere mondiali che si spartirono il mercato del greggio dal 1940 fino al 1973, quando scoppiò il primo grande shock petrolifero.
L'origine però risale al 1928 con gli Accordi presso il Castello di Achnacarry tra i rappresentanti delle tre più grosse compagnie del continente: Henry Deterding, direttore generale della Royal Duch Shell, Walter C. Teagle, rappresentante della Standard Oil of New Jersey e Sir John Cadman, dirigente della Anglo-Persian Oil Company.
Il patto stabiliva che tra le compagnie non si creasse concorrenza sui prezzi del petrolio e vi fosse una suddivisione delle zone di estrazione. Poco tempo dopo aderirono anche altre quattro compagnie, ossia Mobil, Chevron, Gulf e Texaco, formando così insieme alle altre tre il Cartello delle Sette Sorelle. L'accordo fu tenuto segreto per 24 anni, quando la Federal Trade Commission del Senato degli Stati Uniti ne rivelò l'identità a seguito di un'indagine.
Le Sette Sorelle: chi erano e cosa facevano
Le Sette Sorelle rappresentavano quindi il gotha del mercato petrolifero a livello mondiale. Ecco chi erano nei dettagli:
Royal Dutch Shell
Royal Dutch Shell nacque nel 1907 dalla fusione tra la Reale Compagnia Petrolifera Olandese e la britannica The Shell Transport and Trading Company. Oggi è una delle prime quattro società del settore del petrolio, del gas naturale e dell'energia solare, nonché la prima in assoluto per reddito.
Standard Oil of New Jersey
La Standard Oil of New Jersey vide la luce nel 1911 dalla divisione della compagnia petrolifera americana Standard Oil in sette società regionali, riportanti ognuna il marchio "Standard". L'anno dopo la società diventò Esso che acquisì diritti nel Maryland, nella Virginia Occidentale, nel North e nel Sud Carolina e nel Distretto di Columbia. Successivamente acquisì la denominazione di Exxon, poi a sua volta diventata ExxonMobil dopo la fusione nel 1999 appunto con Mobil.
Anglo-Persian Oil Company
L'Anglo-Persian Oil Company fu fondata nel 1908 in Persia dopo la scoperta di un enorme giacimento petrolifero a Masjed Soleiman. Nel tempo la compagnia ebbe due trasformazioni: nel 1935 diventò Anglo-Iranian Oil Company e nel 1954 mutò in British Petroleum company. Nel 1998 avvenne la fusione tra quest'ultima e l'American Oil Company, dando vita a BP plc, che ha sede a Londra.
Standard Oil of New York
Come la Standard del New Jersey, la Standard Oil of New York nacque nel 1911 dalla divisione di Standard Oil. Anni dopo diventò Mobil che rimase tale fino alla fusione con Exxon che partorì ExxonMobil.
Texaco
Texaco fu fondata nel 1901 a Beaumont, in Texas. La compagnia petrolifera rimase indipendente fino al 2001, quando si fuse con la Chevron Corporation. Per tantissimi anni negli Stati Uniti fu l'unica società presente in tutti e 50 gli Stati USA nella vendita di benzina.
Standard Oil of California
Standard Oil of California nacque anch'essa dalla dissoluzione della Standard Oil Company nel 1911. Negli anni successivi diventò Chevron e si fuse con Texaco nel 2001. La sede si trova a San Ramon, in California.
Gulf Oil
Gulf Oil fu costituita in Pennsylvania nel 1936 e prese parte allo sfruttamento dei giacimenti di petrolio in Canada, Venezuela e Medio Oriente. Rimase in vita fino al 1984, quando fu completamente assorbita dalla Chevron.
Le Sette Sorelle: la guerra con Mattei
Agli inizi degli anni '50 l'Iran, sotto la guida di Mohammad Mossadeq, nazionalizzò la produzione del petrolio. Questo provocò l'embargo delle esportazioni di greggio provenienti da Teheran, creando una crisi molto forte.
A quel punto le Sette Sorelle si organizzarono e fondarono il Consorzio per l'Iran, finalizzato a far arrivare il petrolio iraniano in America. In sostanza, attraverso il Consorzio le compagnie petrolifere acquistavano il greggio dall'Iran che operava in regime di monopolio mediante l'ente nazionale NIOC e lo rivendevano a prezzo maggiorato sul mercato.
Enrico Mattei, che allora era il Presidente dell'ENI, tentò di entrare attraverso l'AGIP nel Consorzio, ma fu respinto brutalmente. A quel punto iniziò una vera guerra tra Mattei e le Sette Sorelle, con il manager di Stato che riuscì a strappare condizioni particolarmente favorevoli con il NIOC e a intraprendere relazioni strette con i Paesi africani. Enrico Mattei morì misteriosamente in un incidente aereo nel 1962 nei pressi di Bascapè.
Le Sette Sorelle: lo scontro con l'OPEC e lo shock petrolifero
La predominanza delle Sette Sorelle nel mercato del petrolio fu alla base della nascita dell'OPEC, avvenuta nel 1960. La politica dei prezzi fatta dalle compagnie anglo-americane aveva prodotto fino ad allora grandi profitti per loro, ma minori entrate per gli esportatori di greggio.
Quando nel 1959 il Presidente degli Stati Uniti Dwight Eisenhower promulgò il Mandatory Oil Import Quota Program, con il quale veniva stabilito che la quota di petrolio importato dal Medio Oriente non potesse superare il 9% del fabbisogno nazionale, scoppiò un parapiglia. Risultò infatti chiaro ai Paesi arabi che questo era solo un modo per avvantaggiare le lobby nazionali.
L'anno successivo infatti le Nazioni mediorientali decisero di porre fine all'egemonia delle Sette Sorelle e crearono il Cartello che modificò profondamente i rapporti di forza. Come estrema conseguenza vi fu lo shock petrolifero del 1973 dove l'OPEC decise di non inviare i barili di petrolio agli Stati Occidentali che si schierarono a favore di Israele nella guerra contro Egitto e Siria.
Con i prezzi che schizzarono alle stelle e il non più pervenuto controllo sugli stessi da parte delle compagnie americane, risultò evidente come il potere delle Sette Sorelle giunse al capolinea.
Le Sette Sorelle oggi
Oggi il significato della locuzione è molto diverso rispetto alle origini. I media considerano Sette Sorelle quelle compagnie petrolifere più influenti in base al fatto che siano nazionalizzate e che non appartengano all'OCSE.
L'11 marzo 2007 il quotidiano specializzato The Financial Times elencò come Nuove Sette Sorelle le seguenti compagnie: Saudi Aramco, JSC Gazprom, China National Petroleum Corporation, National Iranian Oil Company, Petòleos de Venezuela S.A., Petrobras e Petronas.