Si è concluso oggi il deal che permetterà a Euronext, insieme a Cassa Depositi e Prestiti e Intesa Sanpaolo, di acquistare Borsa Italiana dal London Stock Exchange Group. Il corrispettivo è stato fissato a 4.325 milioni di euro, che serviranno al LSE per finanziare l’operazione da 27 miliardi di euro per Refinitiv a patto che l’Antitrust UE dia il via libera.
Nell’operazione, CDP e Intesa entreranno in seguito come investitori strategici, impegnandosi nel lungo termine per sostenere la crescita di Borsa Italiana attirando al contempo le piccole e medie imprese all’interno del mercato dei capitali. Il finanziamento è garantito al 100% da un prestito ponte e da un finanziamento a lungo termine che sarà attuato tramite un mix di cassa disponibile esistente e nuovo debito grazie a Bank of America, Credit Agricole, HSBC France e J.P. Morgan.
Come avevamo anticipato in un precedente articolo poi, avrà luogo un aumento di capitale in due tranches: la prima riservata a CDP Equity (controllata al 100% da Cassa Depositi e Prestiti), la seconda a Intesa Sanpaolo. Verrà poi effettuato un’offerta di diritti agli azionisti di Euronext. Per Stephane Boujnah, Amministratore Delegato di Euronext, non vi sarà nessun problema con l’antitrust per tale acquisto. Il 20 novembre prossimo è stata convocata l’Assemblea Straordinaria per approvare il piano.
Euronext-Borsa Italiana: i benefici dell’operazione
Con l’acquisto di Borsa Italiana Euronext diventerà il primo gruppo europeo per numero di quotazioni, che arriveranno a oltre 1.800 società scambiate e 4,4 miliardi di euro di capitalizzazione aggregata. Oltre a questo, la nuova realtà salirà al primo posto sul mercato secondario del Vecchio Continente. In relazione ai dati del 2019, il nuovo gruppo conterà per 1,3 miliardi di euro di ricavi e EBITDA di 711 milioni di euro.
Il contributo dell’Italia in tal senso sarà rilevante, in quanto conterà per il 34% del fatturato. Il deal permetterà di incrementare l’utile per azione e creerà sinergie per 60 milioni di euro al lordo delle imposte entro il terzo anno, periodo dopo il quale tali sinergie aumenteranno a doppia cifra. L’accordo darà modo di ampliare l’offerta di prodotti lungo la catena del valore, approfondendo il pool di liquidità e portando di conseguenza benefici importanti ai mercati dei capitali europei e al sistema finanziario italiano.
Soddisfatto Stefano Patuanelli, Ministro dello Sviluppo Economico, che ha commentato: “Questo progetto rafforza anche e soprattutto il ruolo del Paese nel mercato dei capitali europei, rappresentando il singolo mercato più rilevante della nuova Euronext, con circa un terzo dei ricavi e degli occupati complessivi. L'Italia, inoltre, avrà un ruolo di primo piano sia a livello operativo che di governance”.