La BERS, acronimo di Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo, è un'istituzione finanziaria internazionale attiva in Europa e in Asia, che fa parte delle banche multilaterali di sviluppo regionale. Il campo di operatività è tradizionalmente limitato alle zone centrali e dell'Est riguardo i due Continenti.
Tuttavia, a seguito della Primavera Araba del 2010 e visto l'interesse mostrato da Paesi come Egitto, Giordania, Tunisia e Marocco, si è deciso di allargare anche alle Nazioni della sponda meridionale. Dal 2017 fa parte dell'area anche iI Libano, mentre nel 2019 è entrata nell'azionariato la Libia.
Oggi i partecipanti al capitale della Banca sono 63, tra cui sono presenti gli Stati facenti parte dell'Eurozona, 29 Paesi operativi, l'Unione Europea e la Banca Europea per gli Investimenti. L'Italia partecipa con una quota dell'8,52%, esattamente come quella di Germania, Francia, Regno Unito e Giappone.
La quota maggiore è detenuta dagli Stati Uniti con il 10%, mentre Spagna, Russia e Canada posseggono il 4% ciascuno, UE e BEI il 3%.
BERS: origine, caratteristiche e obiettivi
La BERS è stata costituita il 15 gennaio 1990 a Parigi con lo scopo di agevolare il passaggio a un'economia di mercato da parte dei Paesi dell'Europa Centrale e di quelli facenti parte del blocco dell'ex-Unione Sovietica. Da molti quello fu considerato il primo vero passo verso la consacrazione della fine della Guerra Fredda.
Con la sua nascita, l'istituzione si è unita alla Banca asiatica di Sviluppo, alla Banca Interamericana di Sviluppo, alla Banca Africana di Sviluppo, alla BEI e alla Banca Mondiale per promuovere appunto lo sviluppo a livello internazionale.
Rispetto agli altri organismi però la BERS esercita un ruolo di natura politica, in quanto il suo intervento è concesso solo per quei Paesi che hanno un sistema basato sull'economia di mercato e sul pluralismo. Il ruolo dell'organismo è stato fin dal principio quello di dare sostegno finanziario ai vari Stati per attuare le riforme necessarie per integrare le proprie economie nel sistema internazionale del libero mercato.
Per raggiungere l'obiettivo, la BERS opera sia direttamente che attraverso altri intermediari finanziari. Nel primo caso può garantire liquidità per mezzo di finanziamenti a medio-lungo termine, partecipazioni azionarie e garanzie di credito. Nel secondo può concedere linee di credito, effettuare cofinanziamenti e partecipazioni azionarie presso le piccole e medie imprese.
Gli intermediari di cui la BERS si avvale possono essere banche e fondi d'investimento presso cui detiene partecipazioni o con i quali ha fatto dei contratti di finanziamento. Tra le altre cose la Banca si propone di svolgere attività di consulenza o altri servizi di natura commerciale per tutte le imprese medio o piccole che ne fanno esplicita richiesta.
Le imprese non accedono in automatico ai finanziamenti ma devono rispettare determinati requisiti, come ad esempio far parte di un Paese BERS, essere produttive per il settore di appartenenza, produrre ritorni economici dagli investimenti e mantenere elevati standard di natura ambientale.
Uno degli aspetti fondamentali dell'istituto è proprio l'attenzione all'ambiente. Per questo motivo ogni progetto viene esaminato da un dipartimento speciale che valuta attentamente l'impatto su di esso che potrebbe avere l'attuazione del progetto stesso. Inoltre, grazie al contributo del G7, nel 1993 è stato creato un fondo apposito per finanziare gli investimenti volti a incrementare la sicurezza degli impianti nucleari dell’Est europeo.
BERS: i limiti di operatività
L'istituto internazionale ha alcuni limiti stabiliti dallo statuto nel suo campo di operatività come di seguito illustrati:
- I finanziamenti e le garanzie al settore pubblico non possono superare il 40% del totale delle operazioni della Banca, con riferimento sia ai singoli Paesi recipienti che alla totalità degli stessi. La ragione di questo limite va ricercata nel fatto che non si vuole far venir meno lo scopo principale per cui la BERS è stata istituita, ovvero favorire lo sviluppo dell'economia di mercato e ridimensionare la statalizzazione dell'economia stessa;
- Il totale delle azioni detenute dai singoli Paesi facenti parte dell'Unione Europea, dall'UE stessa e dalla BEI non può essere inferiore al 51% del totale. Questo per marcare la forte presenza comunitaria che caratterizza la Banca già dal momento in cui è stata costituita;
- Le attività di investimento azionario diretto, di merchant banking e venture capital possono essere effettuate solamente in proprio senza avvalersi di altri organismi specializzati come ad esempio la Società finanziaria internazionale con cui opera la Banca Mondiale.