C'era grande attesa per i dati del secondo trimestre di Tesla. L'azienda di Palo Alto era chiamata a una prova convincente dopo che alcuni fattori facevano temere per una certa deformazione nei conti. La carenza dei chip è un pericolo costante e chissà per quanto tempo ancora le case automobilistiche si porteranno dietro questa spina nel fianco. Il rally delle materie prime rende più costosi i materiali per la costruzione dei veicoli. Mentre la concorrenza di colossi come General Motors e Ford rischia di appiattire i margini di produzione.
Non solo Tesla non ha deluso il mercato nella trimestrale, ma ha addirittura battuto le previsioni. Il titolo nell'AfterHours a Wall Street si è immediatamente impennato guadagnando il 3,2% e terminando a +1,02%, dopo che alla fine della seduta pomeridiana le azioni avevano realizzato una performance del 2,2% a 657,62 dollari. La società californiana è ancora di gran lunga la casa automobilistica più capitalizzata del mondo, sebbene finora nel 2021 le azioni siano in calo del 6,8% in un contesto dove gli indici americani hanno aggiornato i massimi storici.
Trimestrale Tesla: ecco cosa dicono i dati
L'azienda continua ad essere redditizia per l'ottavo trimestre consecutivo e questo già costituisce una pietra miliare per un'impresa tutta improntata su investimenti e la crescita. L'utile netto è stato di circa 1 miliardo di dollari, con l'EPS più che triplicato a 1,45 dollari e maggiore il consensus che lo dava a 0,97 dollari. Questo grazie a un fatturato di 11,96 miliardi di dollari, ben superiore agli 11,36 miliardi pronosticato dagli analisti.
Il reddito operativo è cresciuto di 4 volte per via di un boom delle vendite della berlina Y e della Model 3, per cui la società ha aumentato i margini al 25,8%, in notevole crescita in confronto al 22% del primo trimestre e al 18,7% del 2020. Molti nutrivano dubbi per il fatto che la profittabilità di Tesla potesse derivare dai crediti verdi rilasciati dall'azienda alle altre case automobilistiche per compensare le emissioni di gas serra. In realtà questi sono diminuiti a 354 milioni di dollari, mentre nel periodo gennaio-marzo 2021 erano di 518 milioni.
Secondo gli analisti, ciò vuol dire che la compagnia guidata da Elon Musk rimane redditizia anche senza l'aiuto dei crediti regolamentari. Il direttore finanziario Zachary Kirkhorn ha osservato come il margine lordo è aumentato di quasi il 10% escludendo i crediti, ovvero il più alto che si sia mai visto dall'introduzione della Model 3. E questo è avvenuto grazie alla capacità dell'azienda di riuscire a ridurre i costi più di quanto abbia tagliato i prezzi di vendita.
Da punto di vista finanziario si è registrato un aumento di 619 milioni di dollari del free cash flow, in notevole ascesa rispetto alla perdita di 319,1 milioni di dollari attesa dal mercato. L'aumento delle immatricolazioni a 201.250 unità dalle 90.891 del 2020 ha sicuramente favorito un apporto di cassa notevole.
Una questione critica riguarda la svalutazione di 23 milioni di dollari legata al Bitcoin dopo i crolli degli ultimi mesi. Ricordiamo che all'inizio di febbraio Tesla aveva acquistato 1,5 miliardi di dollari della criptovaluta e aveva affermato di accettare pagamenti in valuta digitale per la vendita delle proprie auto. Successivamente c'è stato il passo indietro dell'azienda per le questioni riguardanti l'impatto ambientale nell'estrazione delle monete digitali. A quel punto Bitcoin ha iniziato una discesa che l'ha portata a dimezzare il proprio valore, incidendo negativamente sui conti di Tesla.
Tesla: previsioni future
Elon Musk si è detto soddisfatto della gestione aziendale in questo secondo trimestre, soprattutto in un contesto difficile legato alla catena di approvvigionamento per i semiconduttori. L'azienda è riuscita a trovare fornitori sostitutivi per alcuni chip e questo ha agevolato l'attività produttiva, nonostante la chiusura di alcuni stabilimenti. L'Amministratore Delegato ha però sottolineato che la scarsità della materia prima potrebbe compromettere i piani produttivi dell'azienda, anche se qualche miglioramento nella fornitura comincia a intravedersi.
Quanto ai nuovi stabilimenti di Austin e Berlino, Musk ha ribadito che la casa automobilistica è sulla buona strada per iniziare la produzione del Model Y nei 2 impianti entro la fine del 2021. In questo ambito, prevede una crescita del 50% delle vendite. Al Model Y seguirà anche il pick-up Cybertruck, che è molto atteso sul mercato ma di cui ancora si conoscono pochi dettagli.
Riguardo la guida autonoma, l'enfant prodige ha espresso qualche preoccupazione sul mercato cinese, che attualmente è il più grande del mondo, facendo notare che Tesla non è ancora pronta per un ampio rilascio della funzione Full Self Driving, ma che sta lavorando per far funzionare completamente la guida senza conducente.
Infine Elon Musk ha avvertito che probabilmente non parteciperà più alle conferenze post-trimestrale con investitori e analisti a meno che non ci sia qualcosa di estremamente importante da comunicare.
Trimestrale Tesla: i commenti degli analisti
Gli analisti sono rimasti sorpresi dai dati della trimestrale di Tesla, in particolar modo riguardo la crescita della marginalità aziendale in mezzo a tutte le difficoltà di questi mesi. L'analista Ben Kallo di Robert W.Baird ha affermato che un colpo così grande dell'azienda di Palo Alto nessuno se lo aspettava, però per spostare il titolo rispetto al passato è necessario che ci sia qualcosa di più con una capitalizzazione da 600 miliardi di dollari.