I nuovi timori riguardanti l'inflazione, che ieri hanno spinto Wall Street a chiudere in ribasso, impattano anche sui listini europei che dovrebbero aprire la seduta all'insegna della debolezza. In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe confermarsi in apertura sotto la soglia dei 25.000 punti.
Nel breve una conferma del nostro indice principale sotto questi livelli dovrebbe far proseguire la fase correttiva in direzione dei 24.750 punti e a seguire 24.500-24.600 punti. Tra i titoli da monitorare a Milano troviamo Iveco che si porta in direzione dei minimi di periodo
Azioni Iveco: il flop di questo 2022?
Nata dallo spin off delle attività On-Highway di CNH Industrials e quotata a Milano a inizio anno, la società ha il suo focus industriale sul settore dei veicoli commerciali e speciali, gli autobus e i motori. In questi mesi nonostante alcune collaborazioni, ultime in ordine di tempo quelle con Hyundai Motor Company ed Enel X, il titolo non ha mai dato segnali di positività ma anzi si è contraddistinto per essere uno dei "flop" in questo 2022.
Della sua attuale debolezza si è occupata negli ultimi giorni Exane, che vede Iveco come una possibile preda nel suo settore vista la valuazione bassa rispetto a quella del settore truck. Al riguardo negli scorsi mesi si era parlato dell'interesse della cinese Faw e dell'americana Paccar. Andiamo ora a vedere l'analisi del titolo per capire come muoversi nel breve periodo.
Azioni Iveco: analisi tecnica e strategie operative
Il trend sulle azioni Iveco è chiaramente impostato al ribasso, con i prezzi che ieri sono spinti sui nuovi minimi in area 5,70 euro. Nel breve le attese sono per una continuazione di questo movimento che potrebbe proseguire in direzione dei 5,50 euro e, a seguire, 5,50 euro. Tutti i rimbalzi che dovessero mantere i prezzi sotto la soglia dei 7 euro rappresenterebbero delle possibili occasioni per aprire posizioni ribassiste.
Al contrario sarà solo con il superamento dei massimi di marzo, posti appunto sui 7 euro, che il titolo invierebbe un primo segnale di positività con primi target sui 7,50 euro e successivamente l'area degli 8-8,10 euro. Solo davanti ad una rottura di questi ultimi livelli si avrebbe un miglioramento della struttura grafica per i corsi, che riuscirebbero a mettere all'angolo l'attuale fase correttiva.