Notizie positive per la lotta al Coronavirus dopo lo stop alle sperimentazioni della
soluzione vaccinale da parte di Johnson & Johnson e quello del
farmaco prodotto da Eli Lilly. Pfizer ha infatti annunciato che il
vaccino anti Covid-19 sviluppato con la tedesca BioNTech
potrebbe essere pronto per l’autorizzazione all’uso di emergenza entro la fine del prossimo novembre. Nel premarket di Wall Street il titolo sta mettendo a segno un +2,05%.
Vaccino Coronavirus Pfizer: i dettagli
Il vaccino di Pfizer e BioNTech si basa sul mRNA e viene inoculato in due dosi. I test di Fase 3 sono stati lanciati a fine luglio su 30.000 volontari negli USA, in Argentina, in Brasile e in Germania. A settembre Pfizer ha annunciato di voler estendere la sperimentazione a 43.000 partecipanti e ha
ricevuto un ordine da 1,9 miliardi di dollari da parte dell’Amministrazione Trump per 100 milioni di dosi.
L’Unione Europea ha invece stretto accordi per 200 milioni di dosi. Se dovesse venire approvato,
Pfizer dovrebbe essere in grado di produrre 1,3 miliardi di dosi entro la fine del 2021. L’approvazione del vaccino per la fine di novembre è subordinata alla positività dei dati su efficacia e sicurezza sui test umani. Queste informazioni dovrebbero arrivare durante la terza settimana di novembre 2020.
Le ultime indicazioni di Pfizer evidenziano come
l’arrivo di un vaccino prima delle elezioni presidenziali del prossimo 3 novembre sia di fatto impossibile. All’eventuale approvazione da parte della FDA potrebbe seguire dopo poco tempo quella dei regolatori europei, con l’European Medicines Agency che si è detta pronta a studiare immediatamente i dati.
Azioni Pfizer: analisi tecnica e strategie operative
Da un punto di vista grafico, le azioni Pfizer sono riuscite a
rimbalzare a ridosso del duplice supporto composto dalla linea di tendenza che unisce i massimi del 3 luglio 2019 e 15 gennaio 2020 e da quella disegnata con i minimi del 23 marzo e 25 giugno 2020. Ora i compratori dovranno affrontare il primo ostacolo a 37,23 dollari dove passa il livello orizzontale espresso dai lows del 27 luglio 2020.
Se questa zona dovesse venire violata, ragionevolmente in apertura,
l’obiettivo sarebbe individuabile a ridosso di 39,43 dollari. Qui le quotazioni si troverebbero ad affrontare il coriaceo ostacolo espresso dai top del 29 gennaio 2018: un breakout di tale livello di concentrazione di offerta potrebbe far tornare i corsi verso i 44 dollari.
La struttura tecnica del titolo sembra evidenziare una possibile prosecuzione degli acquisti. Operativamente si potrebbero
valutare strategie di natura long da 37,30 dollari con stop loss al di sotto dei 36,35 dollari e target a 39 dollari.