Con un rialzo del costo del denaro atteso in quota 75 punti base, oggi la BCE dovrebbe mettersi in scia della Federal Reserve ed della Bank of England nella lotta ad un’inflazione letteralmente esplosa negli ultimi mesi e che marcia in direzione della doppia cifra.
Non si può dire lo stesso della Bank of Japan, che dopo anni di lotta alla deflazione non ha fretta di bloccare l’ascesa dei prezzi al consumo che, va detto, viaggiano a livelli che non è possibile paragonare a quelli delle altre economie sviluppate.
Con l’inflazione in direzione 3%, a luglio il dato completo si è attestato al 2,6% mentre quello depurato si è attestato al 2,4%, il chairman Haruhiko Kuroda con tutta probabilità manterrà l’approccio ultra-espansivo fino alla fine del suo mandato, nell’aprile 2023.
Buone nuove per l’economia nipponica, e per il Nikkei, arrivano anche dai dati relativi l’economia che, in scia dell’allentamento delle restrizioni dovute alle pandemia, nel secondo trimestre ha registrato una crescita maggiore delle stime.
I dati diffusi nella notte italiana hanno evidenziato che tra aprile e giugno il Pil giapponese è salito del 3,5%, al di sopra quindi sia del 2,2% della rilevazione preliminare e sia del +2,9% stimato dagli analisti.
Ad aiutare le aziende giapponesi ci sta pensando anche lo yen, ai minimi da quasi 25 anni nei confronti del biglietto verde.
In un simile contesto intendiamo puntare sul listino giapponese, che riteniamo essere in grado di tornare sui massimi di periodo toccati nella seconda metà di agosto in area 29.100 punti.
Ecco i livelli operativi:
Livello di ingresso: 27.900
Stop loss: 26.700
Target price: 29.100
Per questo trade abbiamo scelto il certificato Turbo con ISIN: NLBNPIT1BWU1
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Analisi a cura dell'Ufficio Studi di Investire.biz
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