Nel corso di un’intervista a Bloomberg TV, ieri il governatore della banca centrale lituana, Gediminas Simkus, si è iscritto al coro di chi, come Peter Kazimir (Banca centrale slovena) e Robert Holzmann (Austria) chiede una nuova stretta sui tassi da 75 punti base.
Il timore degli operatori è che questi interventi non riusciranno, se non marginalmente, ad arginare la dinamica inflazionistica e che finiranno invece per indebolire l’economia.
Questi timori sono evidenti dal comportamento dei titoli bancari: se da un lato dovrebbero capitalizzare le strette monetarie, dall’altro c’è una recessione che potrebbe innescare una nuova ondata di crediti deteriorati.
Non a caso nell’ultima settimana le banche tricolori, che si trovano anche ad affrontare il forte rialzo dei titoli sovrani, hanno perso circa 5 punti percentuali. Nonostante l’Ad del Banco BPM, Giuseppe Castagna, abbia evidenziato come un rialzo dell’1% faccia salire il margine di interesse di circa 450 milioni di euro, il titolo in cinque sedute ha perso il 10%.
In particolare, dal grafico emerge che dopo il breakout della media mobile a 200 giorni ci sia stato anche quello della MM100 e le quotazioni dagli attuali livelli, 2,6 euro, sembrerebbero dirette al test della linea ottenuta dall’unione dei minimi di metà luglio e di fine agosto in area 2,51 euro.
In quest’ottica intendiamo investire al ribasso sulle azioni Banco BPM con un Turbo Certificate di BNP Paribas.
Livello di ingresso: 2,65 euro
Stop loss: 2,81 euro
Target price: 2,52 euro
Per questo trade abbiamo scelto il certificato Turbo con ISIN: NLBNPIT1CZJ5
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Analisi a cura dell'Ufficio Studi di Investire.biz
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