I prezzi del petrolio WTI avanzano mentre gli operatori sono preoccupati riguardo alle nuove varianti di Covid-19 e alla lenta distribuzione dei vaccini, in contrasto con il taglio dell'offerta saudita e il calo delle scorte USA. L'Arabia Saudita si appresta a tagliare la propria offerta di 1 milione di barili al giorno a febbraio e marzo.
I prezzi sono stati sostenuti anche da un calo di 9,9 milioni di barili nelle scorte di greggio statunitensi, rilevato la settimana scorsa, e le previsioni di una leggera flessione nella produzione petrolifera USA a febbraio.
Tuttavia, i guadagni del mercato sono stati limitati dai timori di una lenta distribuzione dei vaccini e dalla diffusione delle nuove varianti di Covid-19. Oggi però è arrivata una buona notizia: Novavax ha annunciato che il suo vaccino è efficace all’89% anche contro le varianti del virus.
Il rimbalzo previsto nella domanda globale di petrolio dipenderà quindi in buona parte dalla distribuzione dei vaccini. Ogni intoppo nei programmi di vaccinazione minerà la solidità della ripresa mondiale della domanda di petrolio.
Petrolio WTI: l'analisi tecnica
A livello tecnico il petrolio WTI continua ad essere orientato al rialzo nel breve-medio periodo. Dai minimi segnati in area 33 dollari il 2 novembre, i prezzi hanno rialzato la testa, disegnando un pattern di massimi e minimi crescenti che per il momento è stato interrotto dalla figura di consolidamento in atto da metà gennaio.
Per i compratori è di vitale importanza la tenuta di area 50-51 dollari al barile, importante zona statica lasciata in eredità dai minimi segnati in diverse occasioni nel 2019. La tenuta di quest’area consentirebbe ai corsi spazio di manovra fino al prossimo livello di concentrazione di offerta, posto a 55,40-56 dollari, dove transita la trendline discendente di lungo periodo che collega il massimo di ottobre 2018 con quello segnato a gennaio 2020.
Per quanto riguarda l’operatività di oggi, si potrebbero privilegiare strategie di matrice rialzista in caso di breakout dei 52,80 dollari per puntare ad un ritorno in area 53,50 dollari. Vediamo la strategia nel dettaglio.
Materie prime, petrolio WTI: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
A livello operativo, si potrebbero valutare strategie long in caso di superamento dei 52,80 dollari. Lo stop loss potrebbe essere localizzato a 52,34 dollari, mentre l’obiettivo a 53,50 dollari al barile.
Per questo tipo di operatività si presta il Certificato Turbo24 Long di IG con ISIN DE000A22PWD5, leva 10 e prezzo ask a 5,636 euro. Con il Turbo Calculator vediamo i livelli corrispondenti sul Certificate: prezzo di entrata a 5,771 euro, stop loss a 5,316 euro e target a 6,471 euro. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo che:
- 1 Turbo24 = 0,01 euro a punto
- 10 Turbo24 = 0,10 euro a punto
- 100 Turbo24 = 1 euro a punto
- 1.000 Turbo24 = 10 euro a punto
Ad esempio, pensiamo di comprare 200 pezzi del Certificato Turbo24 con ISIN DE000A22PWD5 per un controvalore di 1.121,20 euro. Se il nostro target venisse raggiunto potremo vendere i prodotti incassando 1.294,20 euro. Se invece dovesse essere raggiunto lo stop loss si avrebbe la possibilità di vendere i Certificate a 1.063,20 euro.
L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò le quotazioni del greggio dovranno raggiungere quota 47,2789 dollari, dove si trova il Knock-Out del Certificate.
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