Petrolio WTI poco mosso oggi dopo il rialzo del +5% di ieri, che ha riportato le quotazioni sui massimi da un mese. L’Energy Information Administration (EIA) ha comunicato che la scorsa settimana lo stock di greggio USA è diminuito di circa 5,9 milioni di barili rispetto ai 2,6 milioni attesi dagli analisti e ai 3,6 milioni di barili del dato API.
La quantità di benzina fornita al mercato la scorsa settimana, un indicatore dell'andamento del consumo di carburante negli Stati Uniti, è aumentata a 8,9 milioni di barili al giorno, il livello più alto da agosto 2020. La EIA ha inoltre alzato le previsioni sulla domanda per il 2021, unendosi a quanto comunicato il giorno prima dall'OPEC+.
Si aggiunge anche la debolezza del biglietto verde, che ha “fornito una leggera spinta al rialzo negli ultimi giorni, ma non c’è stato alcun importante impulso rialzista per liberare il greggio dal suo ristretto intervallo di scambio”, secondo Vanda Insights.
Contagi Covid-19 continuano a preoccupare
Secondo l’EIA, i fondamentali sono decisamente più forti rispetto ad aprile dello scorso anno, quando i prezzi erano crollati ai minimi decennali. Tuttavia, rimangono preoccupazioni relative all’effettiva ripresa dei consumi con i timori per i crescenti contagi da coronavirus e per le campagne di vaccinazione che in Europa proseguono lentamente.
La domanda e l'offerta globali di petrolio dovrebbero tornare in equilibrio nella seconda metà di quest'anno, dopo la caduta verticale della domanda nel 2020 a causa della pandemia Covid-19, secondo il rapporto mensile. Vediamo cosa dice l’analisi tecnica sul petrolio WTI.
Materie prime, petrolio WTI: l’analisi tecnica
Le quotazioni del petrolio WTI ieri hanno fornito un interessante segnale rialzista. Con il balzo messo a segno nella precedente seduta di contrattazioni il prezzo del greggio è balzato in area 63 dollari al barile, violando la linea di tendenza che conta i massimi del 7 e del 15 marzo scorso.
Questo segnale migliora il quadro tecnico di breve periodo, che si riallinea così con la tendenza di più lungo termine. In caso di ritracciamento, dopo il recente momentum positivo, un ritorno verso area a 62 dollari potrebbe fornire un’interessante area di ingresso per posizioni long.
In tal caso bisognerà prestare attenzione alla principale trendline che conta la serie di minimi crescenti che si sono formati da novembre 2020, che al momento transita a 65,28 dollari. Questa resistenza potrebbe fermare la corsa dei compratori, prima di un ritorno verso i top in zona 67,70 dollari. Vediamo la strategia e i livelli operativi nel dettaglio.
Materie prime, petrolio WTI: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
A livello operativo, si potrebbero valutare strategie long da 62,00 dollari. Lo stop loss potrebbe essere localizzato a 60,50 dollari, mentre l’obiettivo a 67 dollari.
Per questo tipo di operatività si presta il Certificato Turbo24 Long di IG con ISIN DE000A22Q9S8, leva 10 e prezzo ask a 6,318 euro. Con il Turbo Calculator vediamo i livelli corrispondenti sul Certificate: prezzo di entrata a 5,213 euro, stop loss a 3,713 euro e target a 10,213 euro. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo che:
- 1 Turbo24 = 0,01 euro a punto
- 10 Turbo24 = 0,10 euro a punto
- 100 Turbo24 = 1 euro a punto
- 1.000 Turbo24 = 10 euro a punto
Ad esempio, pensiamo di comprare 100 pezzi del Certificato Turbo24 con ISIN DE000A22Q9S8 per un controvalore di 628,30 euro. Se il nostro target venisse raggiunto potremo vendere i prodotti incassando 1.021,30 euro. Se invece dovesse essere raggiunto lo stop loss si avrebbe la possibilità di vendere i Certificate a 371,30 euro.
L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò le quotazioni dell’oro dovranno raggiungere 57,0374 dollari, dove si trova il Knock-Out del Certificate.
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